Nagc (Nucleo addestramento giovani calciatori)

Il libro su Mario Pedrale lo consiglio a tutti, ottima prefazione di Roberto Bettega peraltro,  il libro narra la storia di un’uomo che ogni tifoso bianconero dovrebbe conoscere e lodare all’inverosimile ,  Mario Pedrale per chi non lo sapesse fu’ l’allenatore dei giovani  juventini, uno dei capostipiti degli attuali allenatori di settore giovanile che siano alla juve o da altre parti non conta, conta l’amore che questo libro trasuda, amore per il calcio giovanile e per la scoperta di talenti, dote sempre piu’ rara nel calcio moderno al contrario attentissimo nel porre in primo piano altri valori quali la vittoria a tutti i costi , il fenomeno mediatico dei top player e dei procuratori, altro male del calcio e prima causa della rovina di tante squadre di calcio nonche’ della perdita dei veri valori che un tifoso dovrebbe avere ….

Il Nagc ovvero il Nucleo di addestramento dei giovani calciatori  dai 10 ai 14 anni era un’autentico laboratorio, una sorta di nucleo nato quasi clandestinamente anche se per volonta’ di Umberto Agnelli che doveva avere come unico fine la scoperta di giovani talenti da fornire alla prima squadra.

I primi apprendisti calciatori del Nagc appartenevano alle leve del 1944, 45, 46, 47, Umberto Agnelli che all’epoca era anche presidente della Figc  obbligo’ tutte le societa’  professionistiche ad istituire il proprio Nagc , per i dilettanti tale obbligo non sussisteva per ovvi motivi di budget ma era incentivato tramite aiuti concreti come palloni, maglie e attrezzature varie, oltre alla Juve e al Toro nella nostra citta’ aderirono club come G.S. Agnelli, Barcanova, Vanchiglia, Bacigalupo, Cenisia , Pino Maina e Spartanova ovvero l’elite del calcio giovanile sabaudo di allora , alcuni di questi club all’avanguardia anche adesso.

A sovrintendere il Nagc fu’ messo Silvio Piola  che credo (piu’ che altro spero)  non abbia  bisogno di presentazioni , per la Juve il responsabile era invece Mario Pedrale, parliamo della fine degli anni 50 , piu’ precisamente il 1958, mai scelta fu’ piu lngimirante e ben riposta di quella visti i risultati che quest’uomo ci ha dato e di come lo descrivono tutti i giocatori che ci hanno avuto a che fare alcuni dei quali bandiere e leggende che hanno vestito la casacca bianconera come Bettega o Furino ad esempio. La popolarita’ di Pedrale raggiunse quella di personaggi del calibro di Charles o Sivori che quegli anni per dire  erano i nostri Higuain o Dybala , amorevole verso i suoi ragazzi quanto rigido all’estremo per correggerne eventuali errori o modi di fare non consoni a quelli propri di un calciatore per l’appunto, quanto servirebbero oggi persone di quella caratura morale vedendo lo scempio di cosa sono diventati i giocatori  che gia’ a 18 anni si credono dei divi o che guidano la Ferrari ….

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In un’intervista a Hurra’ Juventus nel 65 Pedrale  parla del Nagc, quell’anno diceva Pedrale , il settore giovanile della Juventus  ha in forza ragazzi delle classi dal 1950 al  1954 , questi ragazzi dice noi alla Juventus li chiamiamo i ‘Marchini’ per ricordare Pio Marchi  ex giocatore della juve  uno dei precursori del Nagc, i ragazzini venivano scelti dopo un provino solitamente al sabato pomeriggio  e successivamente avviati a diventare dei calciatori , insegnandogli sia la tecnica di base che migliorandoli fisicamente , di regola senza farli giocare quasi mai  in partita piu’ che altro  per forgiarne il carattere e fargli capire che era stati scelti  per diventare dei calciatori non per farli divertire a tirar calci a un pallone , poi in realta’ non era proprio cosi e qualche partita la facevano , ma  lo scopo era quello di creare un vivaio ed evitare che il club andasse a spendere soldi per prendere giocatori da fuori Torino o fuori dal Piemonte quando magari in casa ne aveva di piu’ bravi, il sogno di ogni settore giovanile odierno peraltro . A questi giovani Pedrale insegnava prima di tutto una cosa, che studiare era piu importante di giocare a calcio e li redarguiva minacciando di cacciarli se solo avesse scoperto che trascuravano gli studi per il calcio , pare non scherzasse su questo punto … Il connubio serieta’ , impegno , disciplina alla Juventus era un dogma imprescindibile ed ancora oggi lo e’ , anche per merito suo a mio avviso. I giocatori del Nagc erano anche i raccattapalle alle partite della prima squadra e venivano scelti dallo stesso Pedrale dopo ogni allenamento , immaginate la gioia dei prescelti quando la scelta cadeva su di loro , i raccattapalle erano onorati , si sentivano come parte della prima squadra , la domenica pomeriggio potevano finalmente avere il loro momento di gloria e farsi vedere in mezzo ai grandi campioni della Juve  cosa desiderare di piu’ ?  Date retta  leggetevi il libro e tornerete bambini ,  se avete vissuto quegli anni ricorderete con nostalgia quanto vostro papa’ vi portava allo stadio o agli allenamenti , a me leggerlo sta’ facendo questo effetto .

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Nagc Juventus classe 1050. In alto da sinistra: Nolfo , Avere, Tarucco, Baldi, Del Giudice, Santagata.  In basso: Bettega, Avonto, Iacolino II, Ghiringhelli, Bonaudi.

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