Rinnovo Allegri fino al 2020, è ufficiale !

allegri

Ora è ufficiale: Massimiliano Allegri ha rinnovato il suo rapporto con la Juventus fino al 30 giugno 2020.     Un rapporto che, dal giorno del suo arrivo, nel luglio del 2014, ha permesso alla squadra di continuare il suo percorso di crescita in Italia, iniziato tre anni prima, e consolidare sempre di più la sua posizione di top team europeo.    In questo caso non c’è niente di meglio che lasciar parlare i dati: sotto la sua guida la Juventus in Italia ha vinto tre Scudetti, tre Coppe Italia e una Supercoppa Italiana, ha quindi riscritto la storia del calcio italiano, arrivando a sei Scudetti consecutivi e tre Coppe nazionali una in fila all’altra: una triplice doppietta mai vista nel nostro Paese.

I numeri dicono anche che con Allegri alla guida, la Juve ha vinto 97 partite tra campionato, Coppa Italia e Supercoppa. In Serie A, gli 84 successi e i 17 pareggi su 114 gare si traducono in 269 punti totali, con una media di 2.36 a partita.

 

 

 

 

 

 

 

04-Massimiliano-Allegri-Juventus

E poi l’Europa, dove la Juventus con due finali di Champions League in tre stagioni e il quinto posto nel ranking UEFA è ormai una delle realtà più accreditate.   La Juve ha vissuto, in questi anni, molti rinnovamenti, piccole rivoluzioni a livello tecnico. Allegri, Panchina d’Oro lo scorso anno non a caso, ha saputo interpretarli, leggerli, guidarli.  Due esempi per tutti, in questi tre anni: l’incredibile rimonta dei bianconeri nella stagione 2015/16, iniziata con il Derby del novembre 2015 e culminata con il Tricolore, e il cambio di modulo di qualche mese fa, con il quale il Mister è riuscito a valorizzare a pieno il potenziale tecnico della Juventus, con una decisione delle sue: coraggiosa, spiazzante, intelligente.

In altre parole, la Juve e Allegri sono cresciuti insieme. Stanno continuando a farlo.  E continueranno ancora.    Da  Sito Juventus

 

Juventus Palermo 4-1

Allegri e’ stato bravo a mantenere alta l’attenzione ,  il rischio di snobbare il Palermo c’era inutile negarlo, ma ormai i ragazzi sono tutti programmati ad eseguire le direttive del mister com’e’ giusto che sia in una squadra seria e degna di essere  definita squadra,  in campo Pjaca e Sturaro con Marchisio , davanti la coppia Dybala Higuain , dietro i soliti,  lo Stadium non fa un gran tifo in particolare la sud non neghiamolo,  l’assenza di un gruppo come i Viking inizia a farsi sentire e come potrebbe essere altrimenti … la testa dei tifosi e’ comunque rivolta  ad Oporto vero spartiacque della stagione, ce ne saranno eventalmente altri in caso di passaggio del turno cosi com’e’ giusto che sia, il vero obiettivo di ogni stagione è vincere questa coppa e lo faremo !

Cronaca del match:

Dal magico sinistro di Dybala  è partita la punizione  che al 5′  ha fatto gridare al gol, ma – come già la traversa contro l’Inter, è stato ancora una volta un legno, questa volta il palo, a negare la rete al primo tentativo dell’argentino (5′). Tre minuti dopo ci ha pensato Marchisio, tornato a segno oltre 600 giorni l’ultima rete in campionato: il ‘Principino’ ha infilato sotto la traversa dopo che Posavec aveva murato Higuain sulla punizione scucchiaiata da Dani Alves, Il Palermo non si è arreso e c’è voluto il miglior Buffon per respingere un diagonale del giovane ungherese Salli  Dybala è salito di nuovo in cattedra con la punizione del 2-0, perfetta e imprendibile per Posavec (40′). Qualche protesta del Palermo a fine primo tempo per un fallo fischiato a Nestorovski, in duello con Marchisio,anziché al bianconero, che era appena stato ammonito per un fallo di Henrique.

Subito a inizio ripresa dentro Lemina per Khedira, a 18′ st il 3-0 bianconero: tocco vellutato di Higuain su assist al bacio di Dybala: per il ‘Pipita’ è stato il 19/o centro in campionato. Cambi nel Palermo, con Embalo al posto di Sallai e nella Juve turn over in vista della Champions: dentro Cuadrado al posto di Sturaro e Rincon per Marchisio.

Cuadrado, imbeccato da Dybala, è stato fermato da Posavec, Poi qualche attimo di paiura per uno scontro tra Goladaniga e Posavec, con il portiere a terra. Ma tra gli applausi del pubblico ha ripreso il suo posto, in tempo per incassare il 4/o gol: controllo sbagliato da Goldaniga, Higuain ha recuperato il pallone l’ha difeso per restituire l’assist a a Dybala. E, infine, Palermo alla caccia del gol, raggiunto sul cross di Diamanti mandato in rete da Chochev.

A margine la pseudo polemica subito ingigantita dai media ai quali non pare vero di trovare del marcio alla juve, naturalmente la verita’ la potete legggere nelle dichiarazioni di Allegri :

Duro scambio di battute a distanza, poi rientrato, tra Massimiliano Allegri e Leonardo Bonucci durante Juventus-Palermo: “Disguido sui cambi”.

La Juventus vince in scioltezza contro il Palermo e si avvicina al meglio all’ottavo d’andata di Champions col Porto. Ma a ‘stonare’, in una notte perfetta, è stata la lite tra Massimiliano Alleg ri e Leonardo Bonucci .

Extra Time – Veronica Ciardi, musa di Bernardeschi

Durante la ripresa, infatti, come riporta ‘Tuttosport’ tecnico e difensore hanno dato vita ad un duro scambio di battute a distanza poi rientrato. Tanto che Leo, al triplice fischio, anzichè restare con la squadra a festeggiare sotto la Curva, è corso dritto negli spogliatoi.

“Ci siamo chiariti, non è successo nulla – ha spiegato Allegri nel dopogara – Non è un caso, c’erano giocatori che avevano bisogno di cambi, ma non potevo farli: Pjaca aveva crampi, Sturaro fastidio a un flessore, non avevo capito che Marchisio stava male… C’è stato un disguido sulle sostituzioni, ma sono cose che succedono e non c’è nessun problema”.

“Siamo d’accordo sul fatto che ci sono modi e modi di dire le cose: il rispetto ci vuole sempre e fa parte dell’educazione – ha aggiunto – Però ci può stare che uno sbagli in un momento di tensione”.

Lo scontro è stato l’apice di un clima poco disteso tra i due durante l’intero arco del match: Max, infatti, aveva più volte ripreso Bonucci per i troppi lanci lunghi effettuati e ‘dulcis in fundo’ lo ha invitato con toni per nulla pacati a mettere il pallone fuori per consentire il cambio. Da lì la reazione del centrale, che ha scatenato il diverbio prontamente sedato.

Ma che non ha evitato una ‘frecciatina’ del tecnico al suo giocatore: “Bonucci allenatore? Può darsi, ma deve ancora imparare molto…”. Fonte  www.goal.com

Tabellino:

JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon; Dani Alves, Benatia, Bonucci, Asamoah; Khedira (1′ st Lemina), Marchisio (30′ st Rincon); Sturaro (25′ st Cuadrado), Dybala, Pjaca; Higuain. A disposizione: Neto, Audero, Lichtsteiner, Rugani, Alex Sandro, Pjanic, Kean. Allenatore: Allegri.

PALERMO (4-3-3): Posavec; Rispoli, Goldaniga, Andelkovic, Aleesami; Jajalo (6′ st Sunjic), B. Henrique, Chochev; Sallai (26′ st Embalo), Nestorovski, Balogh (37′ st Diamanti). A disposizione: Marson, Breza, Vitiello, Trajkovski, Gonzalez, Gazzi, Cionek, Morganella. Allenatore: Lopez.

ARBITRO: Di Bello di Brindisi.

MARCATORI: 13′ pt Marchisio (J), 40′ pt e 44′ st Dybala (J), 18′ st Higuain (J), 48′ st Chochev (P).

NOTE: Ammoniti: Marchisio (J), Goldaniga (P). Angoli: 8-3 per la Juventus. Recupero: pt 0′, st 4′.

16640572_1635288763445605_2646858535372506414_n16832252_1635290763445405_3778616789405722776_n16806684_1635289376778877_5036445610841910122_n16831929_1635291840111964_1769259722222038197_n16807018_1635289346778880_180771976519081952_n16807736_1635291176778697_951899170649702824_n

Juventus Football Club, Pride of Turin

 

n_juventus_sfondi-5863376

Juventus, Juventus la squadra dei grandi sei tu che non tramonta più. La gioventù di cui portiamo il nome ci pulsa appien nei muscoli e nel cuor sappiam goder ma pur sappiamo come si debba oprar sui campi dell’onor.

Prima del dì della vecchiezza del sacro ardore giovanil vogliam goder vogliam goder tutta l’ebbrezza in un radioso eterno april vogliam goder vogliam goder tutta l’ebbrezza
in un radioso eterno april.

Juventus, Juventus la squadra dei grandi sei tu che non tramonta più.Sovra il terren la palla vaga e balza veglia il terzino e l’half ricaccia a vol dalla tribuna un plauso al ciel s’innalza
quando l’avanti pronto segna il goal.Scoccata è l’ora della gloria urla di gioia anche il portier     hip hip hurrà hip hip hurrà per la vittoria dei bianco ner dei bianco ner
hip hip hurrà hip hip hurrà per la vittoria dei bianco ner dei bianco ner.

Juventus, Juventus la squadra dei grandi sei tu che non tramonta più.Miei cari amici difendiam con gioia i colori nostri e il gioco del football i rammolliti fiacchi per la noia
ne dican pur tossendo tutto il mal.Noi riderem di quei vecchioni nel nome della gioventù
eternerem eternerem le tradizioni del Club che non tramonta più eternerem eternerem le tradizioni del Club che non tramonta più!

16142481_1184892701558043_3873135620227764831_n

Juve 1-1 Lione ‘Champions L.’ (02/11/16)

Si torna a respirare profumo di Europa,  suona la musichetta ed è sempre un piacere ascoltarla specie per noi della juve,  quella delle grandi orecchie e’ la nostra coppa, quella che vorremmo vincere ogni anno ma che purtroppo storicamente e’ stata sempre motivo di delusioni e amarezze ,  ma noi non demordiamo a prima o poi tornera’ in bacheca di questo ne sono certo,  quest’anno in molti dicono che arriveremo in finale e qualcuno quest’estate si e’ pure sbilanciato oltre,  certo per far si che queste non siano solo chiacchiere da bar ma un’obiettivo serio e raggiungibile occorre ben altro che quello che abbiamo veduto ieri sera, sia chiaro che questa non e’ una critica  distruttiva ma è ben altro,  chi capisce di calcio sa bene che la nostra squadra senza Paulo Dybala esprime un gioco diametralmente opposto a quello spumeggiante della squadra che lo vede titolare ma adesso non è che senza di lui dobbiamo necessariamente diventare una squadraccia di bassa categoria, il mister dovra’ tener conto di questa partita ed essendo una persona intelligente e soprattutto uno che non ama perdere , ne trarra’ senz’altro insegnamento per evitare in futuro simili prestazioni , cosi’ e’ stato l’anno scorso quando cominciammo la stagione come tutti sappiamo cosi’ dovra’ essere anche quest’anno sia pur con i dovuti distinguo rispetto all’anno scorso ,  parlare adesso di rischi per il proseguimento della stagione è come al solito un’esagerazione  degna di chi ha la pancia piena o di chi come seconda professione fa ‘ il fischiatore,   il pinguino  è una specie molto prolifera in certi settori dello stadio , ma che non puo’ e non deve appartenere alla curva sud dove invece ieri i fischiatori non mancavano e questo non e’ decisamente bello anzi … La partita e’ andata male, lo sappiamo ,  andiamo in vantaggio e poi non sappiamo trovare la carica  per andare a chiudere la partita , anche ieri sera molte le occasioni buttate via malamente , prima fra tutte quella di Higuain ,  servira’ molto il lavoro del mister in allenamento , come servira’ cercare di aggiustare il gioco e la manovra , spesso prevedibile e macchinosa , poco produttiva soprattutto quando gli altri con 3- 4 passaggi sono spesso in porta infilandoci in contropiede .  Il Lione pareggia a 5 minuti dalla fine,  la mente torna a quel Juve Frosinone lo scorso campionato, una partita gia’ vinta e gettata alle ortiche nel finale ,  un finale da cardiopalma che ha quasi rischiato di farci perdere  , fortunatamente il tiro di Lacazette e’ andato fuori , ma non sempre va bene cosi’ Allegri prenda nota …..

JUVENTUS (4-3-1-2) Buffon; Dani Alves, Barzagli, Bonucci (dal 23′ s.t. Benatia), Evra; Khedira, Marchisio, Sturaro; Pjanic (dal 23′ s.t. Alex Sandro); Higuain (dal 38′ s.t. Cuadrado), Mandzukic. (Neto, Rugani, Hernanes, Kean). All.: Allegri.
LIONE (4-2-3-1) Lopes; Rafael, Diakhaby, Mammana, Morel; Gonalons, Tolisso; Ghezzal, Fekir (dal 33′ s.t. Darder), Rybus (dal 26′ s.t. Cornet); Lacazette. (Gorgelin, Yanga-Mbiwa, Grenier, Ferri, Tousart). All.: Genesio.
ARBITRO Kuipers (Olanda).
MARCATORI Higuain (J) su calcio di rigore al 13′ p.t.; Tolisso (L) al 40′ s.t.
NOTE Ammoniti: Pjanic, Barzagli, Marchisio, Sturaro, Darder, Ghezzal.
Angoli: 4-2 per il Lione. Recupero: 1′; 4′.
212447628-eba355b0-d670-4020-a208-4ccfecfbd029212503798-e1ab9560-82ad-44cf-8374-f73a4f267c25
212347729-9f72e900-d72d-4c18-bd23-da3bd493d67c
222659336-b3b2179f-6b14-4982-9895-cf2b18e439b2222718207-5869a313-0a2d-4e80-ae68-2f5123fb0ca9222728645-dff7c221-6b05-4841-9acc-d0b33b2c3f7f
222709132-648658bc-f10d-40f7-b5e9-1e22ee49bc62
222738103-bd0b2ee0-e8f4-414a-98cb-6913b836005c
230814063-5244815d-0989-45e7-8817-62bafe238aec
230802861-01751ce2-adb1-4f96-8c9b-a2b0aafa06c9

Lione v Juventus 0-1 (Ch.league)

Una juve gagliarda si presenta a Lione con personalita’ e cattiveria, Higuain ha il piede caldo e sfiora il gol in piu’ di un’occasione, d’altro canto i padroni di casa nel primo tempo sbagliano un rigore calciato male e contestualmente parato dal nostro Gigi , per parare un rigore solitamente ci vogliono queste due coincidenze  aggiunte a un pizzico di fortuna ,  nel secondo tempo la juve continua il martellamento ma purtroppo arriva l’espulsione di Lemina’ troppo nervoso stasera e autore di due falli da ammonizione , in verita’ piu’ giallo il secondo del primo, ma la realta’ e’ questa e rimaniamo in dieci, in precedenza Buffon si era reso autore di una parata da fantascenza che salva il pari,  ma anche in altre occasioni dimostra di essere in serata alla faccia dei tanti critci che lo vedono sull’orlo della pensione,  al 70′ l’ennesimo miracolo , colpo di testa da un metro e Buffon respinge con le gambone, se la rivedi non ci credi , certo che in dieci e’ dura e le azioni offensive che nel primo tempo avevano spezzato le reni al Lione adesso si fanno piu’ a singhiozzo , la partita la fanno loro , la superiorita’ numerica e la stanchezza fa si che in undici la si possa gestire in scioltezza cosa non piu’ tanto facile per la juve,  ma al 75′ Cuadrado brucia un’avversario , lo salta e angolatissimo con un gran tiro la mette , 1-0  per noi,   le parate di Buffon sono pero’ importanti quanto se non di piu’ di questa rete, su questo non si discute,  nel settore ospiti esplode l’urlo dei gruppi juventini presenti in massa questa sera , si soffre fino alla fine perche’ il Lione va all’arrembaggio e ci schiaccia in area , anche grazie al fresco neo entrato Ghezzal, ma i nostri tirano fuori gli attributi e gestiscono bene la situazione, si torna a casa coi tre punti che sono l’unica cosa che conta , siamo primi nel girone con il Siviglia vincitore a Zagabria  per 1-0  ma con una differenza reti migliore .

LIONE (3-5-1-1): Lopes; Yanga-Mbiwa (dal 37′ s.t. Ghezzal), N’Koulou, Diakhaby; Rafael, Darder (dal 19′ s.t. Ferri), Gonalons, Tolisso, Morel; Fekir; Lacazette (dal 27′ s.t. Cornet). All.: Genesio.
JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Evra; Dani Alves (dal 38′ s.t. Benatia), Khedira (dal 30′ s.t. Sturaro), Lemina, Pjanic, Alex Sandro; Dybala (dal 24′ s.t. Cuadrado), Higuain. All.: Allegri.
MARCATORI: 31′ s.t. Cuadrado (J).
AMMONITI: Rafael, Darder, Lacazette (L); Bonucci, Lemina (J).
ESPULSI: Lemina (J).                                                                                                                     ARBITRO: Marciniak (Polonia).

210844853-69a90e58-204d-44da-acbf-f4546319d668210658521-8799818b-e10d-41f9-a622-baefbf269728213742696-feb666e8-3185-4d07-a405-fbac780bd1e3213802671-fa14f76f-da63-41c9-b9e3-9494041fedb6221220115-fce6861a-1214-4bac-bfeb-f92adf36fbc6221229765-3ccd7108-3fc9-42e0-a74b-83ace6f9d640222745195-9b65d6fa-5a1a-4bb2-8eec-adcf214fda5e222753798-6997717f-00f4-40ff-9cb4-15b9f409e290222803537-65217933-aeaf-4312-b072-7a966342e251223916999-a867d2fe-a851-4614-93e8-6e9cbf2b2210223803946-26a323fe-507b-4250-a33d-8c8aa6400f6d223813070-e5fd463d-d1ca-4b7e-ae65-b2110a2ec65b

 

 

Dinamo Zagabria v Juventus 0-4

DINAMO ZAGABRIA (4-3-3): Semper; Situm, Sigali, Schildenfeld, Pivaric; Antolic (27’st Machado), Benkovic, Jonas (3’st Fiolic); Pavicic, Soudani, Fernandes (13’st Hodzic). (Peric, Henriquez, Livakovic, Gojak) All. Sopic
JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli (23’st Pjaca), Bonucci, Chiellini; Dani Alves, Khedira, Hernanes, Pjanic (1’st Cuadrado), Evra; Higuain (26’st Mandzukic), Dybala. (Neto, Alex Sandro, Lemina, Sturaro). All. Allegri
ARBITRO: De Sousa (Portogallo)
RETI: 4′ Pjanic, 31′ pt Higuain; 12′ Dybala, 40′ st Dani Alves.
NOTE: serata mite, terreno in discrete condizioni. Nessun ammonito. Angoli: 6-0 per la Juventus. Recupero: 0’pt, 1′ st
Cronaca:  dopo tanto tempo tornano in curva i Bad Blue Boys i temibili e famigerati ultra’ della Dinamo, su di loro e’ stata scritta una miriade di articoli , la loro storia ormai per chi e’ ultras e’ una sorta di leggenda , sono fra i beniamini nonche’ lo stereotipo per tanti di cosa voglia dire Hooliganismo e fedelta’ ai colori e alla nazione ,  come del resto un po’ tutti i tifosi croati sono turbolenti e molti scomodi,  prima della partita le cronache riferiscono di scontri fra le opposte  tifoserie e per noi e’ gia’ una notizia non essendo piu’ abituati a notizie di incidenti da anni ormai , i tempi sono cambiati come si sa….
La loro squadra e’ ben messa in campo , tutti rigorosamente sulla difensiva impediscono la corretta manovra dei nostri e solo dopo i primi venti minuti grazie ad un gol di Pianic la sblocchiamo , dopo quel gol e’ quasi una liberazione e alla mezz’ora ci pensa Higuain con un bel gol a raddoppiare , lo stesso Pianic lo manda in porta con un pallone  preciso preciso ,  controllo al volo e Semper bruciato senza pieta’ !  Nella ripresa ormai i giochi sono fatti , si aprono spazi larghi come praterie e Dybala con un gran tiro angolato  cala il tris, nel finale Dani Alves complice una deviazione come sabato scorso a Palermo  sigla il poker  definitivo  , risulato con cui si chiude la partita , Juve in testa al girone col Siviglia ma con una miglior differenza reti rispetto agli spagnoli . I migliori per noi Pianic, Dybala e Higuain , sugi spalti grande presenza bianconera con tutti i grppi e la gente che conta, la crema , che onora al meglio una delle trasferte forse piu’ sentite  dal punto  di vista ultras …
213958903-b80add5a-3a8e-4a48-bfb5-96b4c1084882
214034559-7b7ad37b-725a-4265-9bc4-e4a84784b65b
214025385-7c4bc6b3-8817-4093-8fd7-6a5d33d900ae
212919079-955464c4-5341-4879-9525-96762bb3b4ce
214016369-6067add8-cb12-4d0f-9fb8-4ca6c520663b

Ado Den Haag : Nuovo kit ufficiale stagione 2016/ 17

2a40e4567109f077e72b2811fcbf8a0d_w780-BorderMaker

L’ ADO Den Haag è orgogliosa di presentare il kit di maglie per la stagione 2016/2017. Le caratteristiche della divisa  naturalmente le famose linee verticali di colore giallo-verde proprio come la scorsa stagione e  i pantaloncini gialli, nuovo è il colletto  con il disegno  della cicogna e 1905  la data  di nascita del club, all’interno la frase HaagseBluf, Fatica e passione  !   La maglia da trasferta è a strisce verticali, in bianco e nero con del verde chiaro intorno al colletto. All’interno di esso in bella vista la scritta  ‘ADO’ e 2016/2017  la terza maglia  totalmente verde con colletto giallo. Anche qui l’ immagine dalla cicogna  e l’anno di fondazione  il 1905 per il resto la stessa frase scritta nel retro del colletto come per la prima maglia , lo sponsor tecnico e’ Errea e il design appositamente studiato insieme alle associazioni di tifosi , Fans support ecc…Le nuove maglie sono disponibili da Mercoledì 22 Giugno nel Fan shop allo stadio e on-line insieme alle nuove tute da allenamento e al kit del portiere.  Vai all’articolo

uit-tenue-website-BorderMakerthuis-tenue-website-BorderMaker3e-tenue-website-BorderMaker

 

Supermario Mandzukic orgoglio della sud

Un metro e ottantaseicentimetri di nervi e muscoli al servizio della Juventus,  quando c’è da lottare, e soprattutto quando la lotta si fa dura, puoi contare su Mario Mandzukic.,stoffa da combattente, Mario si è ritagliato un ruolo da protagonista anche in Italia.

Arrivato tra lo scetticismo generale nel post Tevez  c’ha messo un po’ a carburare in bianconero, ma poi s’è preso la scena.
Qualche infortunio di troppo ne aveva condizionato l’avvio di stagione, e mentre la Juve arrancava a distanza siderale dalle prime la gente e qualcuno si chiedeva perché mai fossero stati spesi  19 milioni per Mandzukic , la risposta  quel qualcuno l’ha avuta nei mesi a seguire, perché Mario è uno di quelli che non molla mai , Allegri l’aveva detto in tempi non sospetti.  Mario l’unica volta che è scappato aveva 6 anni e nella ex Jugoslavia c’era la guerra. La fuga in Germania lo forma come uomo e torna in Croazia come calciatore: Marsonia, poi Nk Zagabria e finalmente la Dinamo, con la quale vince da protagonista 3 campionati, 2 Coppe e 4 supercoppe di Croazia, poi la Germania: Wolfsburg  per la precisione,  con la squadra della Volkswagen Mario diventa campione di Germania  McClaren l’allenatore in carica quell’anno lo schiera ala sinistra l’ombra di Edin Dzeko,  ci vorra’ il nuovo allenatore cioe’ Magath per farlo diventare”Supermario” di Germania. Cinquantasei gare e 20 gol , poi nel 2012 il passaggio al Bayern Monaco, dopo un Europeo giocato da protagonista con la sua Croazia (segna un gol  all’Italia nell’1-1 di Poznan).
Heynckes lo trasforma in un carrarmato dell’area di rigore, complice l’infortunio all’altro Mario, Gomez. Vince tutto con il Bayern, Champions da protagonista inclusa, poi arriva Guardiola e la favola tedesca finisce  è tempo di cambiare aria e l’aria di Spagna  quella dell’Atletico Madrid fa al caso suo,  con 20 gol in una stagione capisce che può ambire a qualcosa di piu’ poi   arriva la chiamata di Allegri e inizia la nostra storia … Onore a Mario anche lui campione d’Italia 2015/ 2016 !

.

Pjanic e’ ufficiale , e’ un giocatore della Juventus

TORINO – Tutto fatto, tutto vero. Perché Miralem Pjanic sia a tutti gli effetti juventino mancano solo le visite mediche, previste nelle prossime ore (giorno possibile martedì), tutto il resto è sostanzialmente ufficiale perché quando i massimi dirigenti dei due club lo annunciano come hanno fatto ieri, non possono restare molti dubbi. Il passaggio verrà ufficializzato al più presto, accontentando tutte le parti tranne i tifosi della Roma, imbufaliti per la cessione di uno dei più importanti giocatori della Rosa proprio alla principale (e odiatissima) avversaria per lo scudetto. Ieri, nel corso di una mattinata resa particolarmente concitata dalle proteste dei tifosi giallorossi, il direttore generale della Roma Mauro Baldissoni ha spiegato come non sia stato il club a cedere il giocatore alla Juventus, ma sia stato lo stesso giocatore a pretendere di essere ceduto, arrivando a leggere la raccomandata spedita da Pjanic alla società per ufficializzare l’intenzione di avvalersi della clausola di rescissione: «Con la presente comunico di volermi avvalere del diritto di essere trasferito ad altra società, come da accordi tra noi intercorrenti. Vi comunico inoltre la mia disponibilità a regolare il 20% di mia spettanza dell’ammontare del prezzo di tra- sferimento direttamente con la società che acquisisce il diritto alle mie prestazioni sportive che, nell’occasione, vi comunico essere la Juventus – scrive il centrocampista – Vi prego di prendere contatto per l’espletamento delle formalità contestuali necessarie».  VaI all’articolo

0002.variant1400x787

Juventus Carpi 2-0

E’ una juve mai doma questa, avrebbero potuto giochicchiare e accontentarsi del pari , lo scudo e’ gia’ in cassaforte e il Carpi si deve salvare, un punto per uno non fa male a nessuno, invece no  pronti via e si gioca per vincerla, pure questa dopo 24 vittorie consecutive interrotte da un solo pareggio e la venticinquesima vittoria e’ arrivata nonostante va detto un buon primo tempo del Carpi che ha sfiorato il gol in almeno un paio di occasioni e che secondo me puo’ salvarsi tranquillamente perche’ e’ una buona squadra che sa lottare ,  in curva si canta con buona continuita’ anche se il top dovrebbe esserci nell’ultima in casa con la Samp. quando si festeggera’ lo scudetto quel giorno la curva e lo stadio saranno la vera bolgia del tifo , oggi francamente a parte i soliti gruppi ai quali andrebbe fatto un monumento per quanto si sbattono , il resto , distinti tribuna e curva nord sembrano al cinema, in particolare la tribuna ovest alla quale alzare il culo dalla sedia evidentemente pesa tantissimo , che impresa farli partecipare alla ola improvvisata dai viking che ha coinvolto l’intero stadio settore ospiti incluso, che il tifoso della juve sia un pantofolaio senza speranza e’ risaputo da piu’ parti ,  e’ sempre stato un tifoso  freddo quando c’e’ da festeggiare , molto rumoroso quando c’e’ da contestare,  a mio modo di vedere e’ tempo perso coinvolgere settori che non centrano niente con la curva , penserei invece a far esplodere di tifo la curva e purtroppo non sempre si riesce nell’impresa, non certo per colpa dei gruppi sia chiaro ma perche’ in curva si annidano troppo spesso tifosotti del cazzo e pinguiname vario che va allo stadio una o due volte all’anno e che non trovando biglietti in tribuna lo prende in curva sud purtroppo per noi e per tutti.   Comunque finisce 2-0 segnano Hernanes e Zaza, il primo bel tiro carico di effetto non so se deviato di poco o meno in ogni caso bella stangata ed esultanza con capriola ,  su Zaza bel gol di testa e a quanto sento polemiche finali con Allegri, non ho sentito ne visto niente in ogni caso se e’ vero spiace e la considero una caduta di stile da parte di Simone .

.JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Rugani, Bonucci, Evra; Cuadrado (dal 29′ s.t. Lichtsteiner), Pogba, Hernanes, Asamoah (dal 40′ s.t. Sturaro), Alex Sandro; Mandzukic, Morata (dal 1′ s.t. Zaza). (Rubinho, Audero, Barzagli, Padoin, Lemina, Khedira, Pereyra, Dybala). All. Allegri.
CARPI (5-3-1-1): ) Belec; Sabelli, Zaccardo, S. Romagnoli, Suagher, Gagliolo; Crimi (dal 29′ s.t. Porcari), Cofie, Martinho (dal 20′ s.t. Lasagna); Verdi (dal 39′ s.t. De Guzman); Mbakogu. (Colombi, Poli, Letizia, Daprelà, Pasciuti, Di Gaudio, Mancosu, Franchini). All. Castori.
ARBITRO: Irrati di Pistoia.
MARCATORI: Hernanes al 42′ p.t.; Zaza al 35′ s.t
NOTE: spettatori 40.316, incasso € 1.754.753, abbonati 24.776. Ammoniti Mandzukic (J) e Bonucci (J) per proteste, Martinho (C), Crimi (C), Rugani (J), Pogba (J), Lichtsteiner (J) per gioco scorretto, Hernanes (J) per c.n.r. Tiri in porta 3-2. Tiri fuori 4-5. In fuorigioco 1-0. Angoli 5-2. Recuperi: 3′ p.t , 3′ s.t.