Anderson Hernanes de Carvalho Viana Lima

TORINO – Il primo gol non si scorda mai. Anche per chi non ha disputato una stagione davvero speciale, come Hernanes, che ricorderà il 1° maggio 2016 come una data particolare: è stato il Profeta a sbloccare il match contro il Carpi, realizzando la prima rete con la maglia bianconera. E sbloccando una partita che non valeva soltanto per gli emiliani. La Juventus voleva onorare il 34° scudetto appena conquistato e il brasiliano si è iscritto alla classifica dei cannonieri campioni d’Italia: Hernanes è il 15° marcatore stagionale fra i bianconeri. «Non potevo chiudere la stagione senza aver segnato neppure un gol, lo aspettavo da tempo e da tempo volevo fare la prima capriola da juventino – ha detto l’ex interista – Sono stato anche fortunato, mi è andata bene. Mi sono adattato al meglio fino a dicembre, poi da gennaio ho dimostrato il mio valore». Quanto al suo futuro? «Io voglio restare alla Juve- ha concluso . Voglio vincere sempre e siccome ci ho messo tanto per arrivare qui, non voglio andare via subito»

Con queste dichiarazioni di Hernanes rilasciate al termine di Juve Carpi al di la’ di cosa uno possa pensare su di lui vuoi per motivi tecnici vuoi per altri motivi che non stiamo qua ‘ a ripetere perche’ noti e arcinoti , e’ un giocatore della juve e finche’ vestira’ questa maglia e dara’ tutto per onorarla  noi saremo dalla sua parte, per il passato che dire , i giocatori si sa non sono menti sopraffine e spesso si lasciano , si sono lasciati andare a scivoloni ingloriosi e vergognosi con figuracce memorabili, di certo Hernanes non e’ migliore ne’ peggiore di tanti altri, ha chiesto scusa e secondo me nemmeno sapeva all’epoca di che stava parlando ne gli fregava qualcosa credo, chiamiamolo opportunismo, tanto a loro si sa che interessano i soldi alla fine mica sono tifosi delle squadre in cui giocano, quello che pretendiamo da tutti pero’ e’ l’impegno e la professionalita’ e lui fino ad ora su questo non ha fallito . Anche lui e’ campione d’Italia e se rimarra’ con noi sara’ sostenuto come gli altri !

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Kwadwo Asamoah

Si conclude la passerella degli eroi con Asamoah , campione d’Italia 2015/2016  con la gloriosa casacca bianconera , non e’ stata una stagione agevole  la sua , da tempo flagellato dagli infortuni ha faticato a riprendersi e secondo me non e’ ancora tornato quel giocatore che conoscevamo e che abbiamo deciso di acquistare dall’Udinese,  lo aspettiamo con interesse e fiducia sicuri che il prossimo campionato per lui sara’ , anzi dovra’ essere migliore del precedente non tanto per i risultati quanto per la forma fisica ,  soprannominato Kojo come sappiamo tutti e’ un calciatore ghanese di 27 anni , nel suo palmares praticamente solo in maglia bianconera, 4 scudetti 2 coppe Italia e 3 supercoppe Italiane , con la sua nazionale partecipazione a 2 mondiali e 4 coppe d’Africa , a parte l’esperienza giovanile in Africa , segnaliamo Bellinzona nel 2007 , Torino 2008 e Udinese fino al 2012, dal 2012 alla Juventus kwadwo-sassuo

 

Anche lui campione d’Italia, lode a te Juan Cuadrado !

Juan Guillermo Cuadrado Bello,  colombiano , arrivato alla juve in prestito  dal Chelsea di Mourinho, il portoghese non lo vedeva la Juve ha creduto in lui e ha fatto bene tant’e’ che Cuadrado a nostro modo di vedere e’ uno dei principali artefici di questo scudetto e della magnifica stagione appena conclusa, un’annata nata male poi raddrizzata  con quel gol in zona Cesarini al derby , un gol che ha cambiato tutto, una rete che ha fatto venire giu’ lo stadio e basterebbe quell’emozione a giustificarne l’acquisto .   L’acquisto purtroppo stando alle  ultime voci che in realta’ sono voci che si susseguono da mesi  non ci sara’ , il Chelsea pare intenzionato a riprenderselo , Conte lo vuole in rosa e sta facendo di tutto per farlo tornare .   Cuadrado  calcisticamente cresce nell’Atlético Uraba e fa il suo esordio fra i professionisti nell’Ind. Medellin  ,   nel Medellin  segna poco tuttavia  viene notato dai talent scout dell’Udinese da sempre  molto attivi e vigili sul mercato sudamericano , coi friulani si mette in mostra per uno che ha grandi qualita’ tecniche, la sua dote migliore il saltare l’uomo e creare superiorita’ numerica, dopo una stagione all’Udinese viene mandato in prestito al Lecce  e dopo una stagione purtroppo per lui culminata con la retrocessione , fa ritorno a Udine  e viene venduto alla Fiorentina ed e’ proprio a Firenze che si consacrera ‘ come top  player , da li a finire in un club di rango il passo e’ breve e nel febbraio del 2015 finisce al Chelsea per 30 milioni di euro, la sua cessione e’ vivacemente contestata dai tifosi viola e come al solito i Della Valle scaricano tutta la colpa su di lui anche quello purtroppo fa parte del gioco, a Londra non riesce a mettersi in mostra ed e’ presto relegato in panchina , l’interesse della Juventus per lui e’ una manna dal cielo e nell’estate dell’anno scorso raggiunge Torino con la formula del prestito annuale senza diritto di riscatto purtroppo ed e’ questo cavillo che consentira’ al Chelsea di assicurarsi  le prestazioni di  Cuadrado per la prossima stagione , con noi ha fatto tanto pur non essendo un titolare, ma quando entrava regalava sempre magie, ci manchera’ !

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Mario Lemina’, l’oggetto misterioso di quest’anno

Mario Lemina’ è arrivato alla juve in punta di piedi , si e’ messo in luce dopo un’amichevole  estiva l’anno scorso con l’Olympique Marsiglia fra l’altro condita da un po di tensione in campo con screzi fra lo stesso Lemina’  e  alcuni dei nostri .

Gabonese cresciuto calcisticamente in Francia nelle file del Lorient in cui ha fatto la trafila nelle giovanili per poi passare in prima squadra ed infine approdare nel 2012 al Marsiglia , dicevamo , l’anno scorso con la formula del prestito con diritto di riscatto a 10 milioni si trasferisce alla Juventus , l’anno scorso per lui e’ stato un’anno strano in cui a tratti ha fatto vedere belle cose ma anche cose meno positive va detto soprattutto a causa degli infortuni che lo hanno tormentato, in sostanza  non ha ancora convinto pienamente tuttavia contro ogni mia previsione e’ stato di recente riscattato facendogli un contratto di ben 4 anni segno che gode della stima di Allegri e della societa’ , personalmente vorrei rivederlo all’opera e sono contento di poterlo fare , la prossima per lui sara’ una stagione chiave . Praticamente vista la giovane eta’ in Francia non ha vinto nulla , con noi ha vinto lo scudetto e la coppa Italia quindi siamo qui a festeggiarlo, ed e’ anche lui a pieno titolo campione d’italia 2015/2016 come gli altri, di una cosa gli va dato atto nonostante la trafila nelle giovanili della nazionale francese , nel 2015 sceglie di difendere i colori del Gabon la sua terra d’origine, visto l’andazzo di molti giocatori africani di fare il contrario  tanto  di cappello nel volersi giocare le carte in una nazionale di cui nessuno credo ha mai sentito parlare , bravo Lemina’ !

Juventus FC v Frosinone Calcio - Serie A

 

Sammina lo chiamavano all’Atalanta, il perche’ chiedetelo ai portieri ….

Simone Zaza  di Policoro, provincia di Matera, cresciuto  calcisticamente nel settore giovanile dell’Atalanta  nel 2008 vince il Torneo Città di Arco – Beppe Viola, riservato alla categoria Under-16, diventando capocannoniere del torneo  con 5 gol,  il 1º marzo 2009, a 17 anni, esordisce in prima squadra e in Serie A nel corso di Atalanta-Chievo e il 24 maggio  disputa la sua prima partita da titolare  Atalanta-Palermo, purtroppo per lui nella stagione seguente non trova spazio e a fine annata rimane svincolato seguono esperienze formative alla Sampdoria e a seguire alla Juve Stabia e a Viareggio.  Nel 2012 viene ingaggiato dall’Ascoli e gioca la serie B dimostrandosi con i suoi 18 gol uno degli attaccanti piu’ forti del torneo cadetto, gol che permetteranno ai marchigiani di salvarsi e a lui di essere notato dalla Juve.

L’anno dopo la juve lo acquista dall’Ascoli e lo gira al Sassuolo squadra satellite in cui fanno la gavetta i giocatori piu’ promettenti molti dei quali di proprieta’ della juve, al Sassuolo Simone confermera’ le ottime cose viste ad Ascoli , dopo varie peripezie , il Sassuolo lo riscatta , la Juve lo ricompra per 18 milioni , e’ il 7 luglio 2015 siamo in pieno calciomercato e Zaza entra ufficialmente a far parte della rosa di Max Allegri , cinque anni di contratto , Simone il cartellino lo timbra gia’ nelle prime partite  di campionato, per la precisone segna il gol del vantaggio contro il Frosinone allo Juventus Stadium , una partita che molti ricordano malvolentieri visto come fini’ 1-1 nei minuti di recupero , una partita che a molti me compreso provoca una sgradevole sensazione di fastidio ,  il gol piu’ importante lo fara’ a febbraio nel match scudetto a Torino contro il Napoli , rete che decreta la vittoria finale e di fatto ci regalera’ il titolo , anche per quello questo scudetto per lui ha un particolare sapore essendo uno dei fautori principali di questa vittoria , dopo le varie trafile nelle nazionali giovanili  viene convocato da Conte all’Europeo anche se ancora non ha potuto dare il suo contributo .   Il prossimo anno sara’ l’anno della consacrazione ? Noi glielo auguriamo .

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Italy Soccer Serie A

Juventus v Napoli - Italian Serie A

Soccer: serie A, Juventus-Napoli

la Joya Paulo Dybala campione d’Italia 2015/2016

Laguna Larga (Argentina) 15 novembre 1993 , soprannominato la joya (il gioiello) , il nonno polacco la nonna materna  italiana motivo per cui Paulo ha anche la cittadinanza italiana, cresciuto calcisticamente nell’Instituto Atlético Central Córdoba viene scoperto dal Palermo che ha la bravura di portarlo in Italia per un prezzo ridicolo vista la statura del giocatore, 12 milioni, nei rosanero si valorizza e viene fuori il fuoriclasse , molto bravo nel contropiede, la sua caratteristica migliore è l’imprevedibilita’ , quando parte e salta avversari come birilli anche nello spazio breve , palla incollata al piede come solo i numeri uno sanno fare, è dotato di un buono score sotto rete , il suo ruolo ideale è comunque quello di mezzapunta , bravissimo ragazzo senza grilli per la testa cosa non comune fra quelli della sua eta’ e molti sudamericani,  il 4 giunto 2015 viene acquistato dalla juventus per 32 milioni di euro una cifra non indifferente che fa storcere il naso agli addetti ai lavori specialmente dopo le prime apparizioni in bianconero peraltro non attendibili visto il pessimo inizio di stagione di tutta la squadra nel corso del quale comunque lui i suoi golletti li ha fatti in ogni caso, ma le panchine i malumori di qualcuno (non suoi) facevano intuire un’eventuale crisetta del nostro Paulo e mugugnare non poco i critici che sostenevano fossero stati spesi troppi soldi per lui,  la ripresa della squadra ha indubbiamente giovato anche al suo rendimento peraltro lui stesso ne e’ stato l’artefice assieme ad altri suoi compagni con le sue giocate e i suoi gol al punto che oggi e’ ritenuto all’unanimita’ un autentico fenomeno e le richieste che giungono da piu’ parti, Barcellona in primis parlano chiaro al riguardo, oltre che della juve è una promessa della nazionale argentina anche se per ora non ancora titolare e non molto considerato dall’attuale ct , ma per Paulo al momento c’e’ solo la Juve e con buona pace di qualcuno di muoversi da Torino non ne ha la benche’ minima voglia ne’ ne ha la societa’ quindi se ne facciano una ragione ….   anche lui e’ campione d’Italia e noi siamo fieri di averlo in squadra sperando  per tanti anni ancora

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Supermario Mandzukic orgoglio della sud

Un metro e ottantaseicentimetri di nervi e muscoli al servizio della Juventus,  quando c’è da lottare, e soprattutto quando la lotta si fa dura, puoi contare su Mario Mandzukic.,stoffa da combattente, Mario si è ritagliato un ruolo da protagonista anche in Italia.

Arrivato tra lo scetticismo generale nel post Tevez  c’ha messo un po’ a carburare in bianconero, ma poi s’è preso la scena.
Qualche infortunio di troppo ne aveva condizionato l’avvio di stagione, e mentre la Juve arrancava a distanza siderale dalle prime la gente e qualcuno si chiedeva perché mai fossero stati spesi  19 milioni per Mandzukic , la risposta  quel qualcuno l’ha avuta nei mesi a seguire, perché Mario è uno di quelli che non molla mai , Allegri l’aveva detto in tempi non sospetti.  Mario l’unica volta che è scappato aveva 6 anni e nella ex Jugoslavia c’era la guerra. La fuga in Germania lo forma come uomo e torna in Croazia come calciatore: Marsonia, poi Nk Zagabria e finalmente la Dinamo, con la quale vince da protagonista 3 campionati, 2 Coppe e 4 supercoppe di Croazia, poi la Germania: Wolfsburg  per la precisione,  con la squadra della Volkswagen Mario diventa campione di Germania  McClaren l’allenatore in carica quell’anno lo schiera ala sinistra l’ombra di Edin Dzeko,  ci vorra’ il nuovo allenatore cioe’ Magath per farlo diventare”Supermario” di Germania. Cinquantasei gare e 20 gol , poi nel 2012 il passaggio al Bayern Monaco, dopo un Europeo giocato da protagonista con la sua Croazia (segna un gol  all’Italia nell’1-1 di Poznan).
Heynckes lo trasforma in un carrarmato dell’area di rigore, complice l’infortunio all’altro Mario, Gomez. Vince tutto con il Bayern, Champions da protagonista inclusa, poi arriva Guardiola e la favola tedesca finisce  è tempo di cambiare aria e l’aria di Spagna  quella dell’Atletico Madrid fa al caso suo,  con 20 gol in una stagione capisce che può ambire a qualcosa di piu’ poi   arriva la chiamata di Allegri e inizia la nostra storia … Onore a Mario anche lui campione d’Italia 2015/ 2016 !

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Alvaro Morata

Álvaro Borja Morata Martín (Madrid, 23 ottobre 1992) , arrivato due anni fa’ dal Real Madrid, è il caso spinoso di quest’estate di Mercato, diciamo la spina nel fianco che speriamo di toglierci quanto prima possibilmente senza farci male che tradotto significherebbe tenercelo stretto ancora per tanti anni , Morata  e’ considerato  dalla totalita’ degli addetti ai lavori un grande talento e uno dei calciatori più promettenti in Europa,  ottime doti aeree, calcia con entrambi i piedi, ottima velocità di base e una discreta potenza fisica, per il suo stile viene paragonato a Fernando Morientes.

Ha giocato per due anni nelle giovanili dell’Atlético Madrid e un anno nelle giovanili del Getafe prima di firmare nel 2008 per il Real Madrid. Nel mese di luglio del 2010, dopo un’ottima stagione con il Real Madrid C in cui ha vinto due titoli giovanili ed  ha segnato qualcosa come  34 reti, viene promosso nel Real Madrid Castilla, cioè la formazione B madrilena e prende parte alla preparazione estiva negli Stati Uniti con la prima squadra allenata da José Mourinho.  Con il Real Madrid B segna 15 gol ma nonostante il grande apporto alla causa il RM Castilla non viene promosso in Segunda División promozione che arrivera’ l’anno dopo , la stagione 2011 /2 Morata timbrera’ il cartellino con 17 gol e vincera’ il campionato di seconda divisione B . L’anno dopo sempre nelle fila del Real Castilla sara’ la stagione della svolta Mourinho lo convochera’ spesso in prima squadra non a caso col Castilla fara’ meno presenze (18) dove segnera’ comunque 12 gol un bel numero visto anche il numero di partite giocate .  Nel Real Madrid fa il suo esordio ufficiale il 12 dicembre 2010, sostituendo, al minuto 88,  Di María nella partita di campionato vinta per 3-1 contro il Real Zaragoza. , il suo anno migliore il  2014 dove totalizzera’ 52 presenze e  11 reti .

Il 19 luglio 2014 viene acquistato per la cifra di 20 milioni di euro dalla Juventus, con la quale firma un contratto quinquennale. L’accordo prevede, inoltre, un diritto di riacquisto da parte del Real Madrid, esercitabile o al termine della stagione 2015-16 o al termine della stagione 2016-17, per un importo massimo di € 30 milioni.

Morata fa il suo esordio il 13 settembre 2014 in occasione della vittoria, per 2-0, contro l’Udinese. Il 27 settembre successivo arriva anche la sua prima rete con la maglia della Juventus, in occasione della vittoria, per 3-0, in casa dell’Atalanta.  Il 24 febbraio 2015 segna la sua prima rete in Champions League con la maglia della Juventus nell’andata degli ottavi di finale contro il Borussia Dortmund, si ripete anche nella partita di ritorno a Dortmund, dove la Juventus batte il Borussia per 0-3. Il 5 maggio durante l’andata delle semifinali di Champions League realizza, senza esultare, il gol del momentaneo 1-0 contro la sua ex-squadra, il Real Madrid, contribuendo al successo dei bianconeri per 2-1. Il 13 maggio successivo, nel ritorno della semifinale di Champions League contro il Real Madrid, realizza al Santiago Bernabéu il gol del definitivo 1-1 che vale l’accesso alla finale , purtroppo  Il 6 giugno  seppur siglando la rete del momentaneo 1-1, perde la finale di Champions League contro il Barcellona per 1-3. Alla conclusione della Champions, viene inserito nella squadra ideale dell’edizione 2014-2015. Conclude la prima stagione in Italia con un bottino di due trofei nazionali vinti scudetto e coppa Italia oltra e un totale di 46 presenze e 15 reti. Il curriculum nella juve denota evidentemente la sua predisposizione per la Champions nella quale segna sempre lui  un’aspetto tutt’altro che trascurabile  che dovra’ pesare eccome quando Marotta si trovera’ davanti allo stato maggiore del Real per decidere il suo futuro. Nel suo palmares troviamo  1 Champions , 2 Coppe di Spagna,  1 Liga e 1 supercoppa di Spagna  col Real Madrid, 1 campionato di terza divisione col  Real Madrid Castilla . 2 campionati italiani  ,2 coppe  Italia e 1  Supercoppa italiana con la juve.  1 Europeo con l’under 21 e con l’under 19 spagnola  e la vittoria  della scarpa d’oro in quegli europei.   Mitico il gesto ai viola durante una sfida a Firenze in cui li saluta ironicamente sotto la Fiesole  anche per queste cose era e restera’ uno dei beniamini della curva oltre che essere campione d’Italia per la seconda volta con la maglia bianconera  !

tutti zitti, dice Morata dopo il gol decisivo al Franchi

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Simone Padoin

Juventus-Palermo, siamo al novantesimo: lo Juventus Stadium esulta per il quarto gol bianconero. Un’esultanza fragorosa, che quasi non si spiega, visto il risultato già volto a favore della formazione di Allegri. Ma un motivo c’è: quel gol non l’ha segnato un giocatore qualunque.
Padoin nasce calcisticamente nel settore giovanile dell’Atalanta dove vi resta fino al 2003, anno in cui viene prelevato dal Vicenza. Qui passa quattro anni importanti, dove si mette in luce soprattutto agli occhi delle squadre di Serie A, sono molti infatti i club interessati al suo cartellino, ma sarà la sua ex squadra a riportarlo nella massima divisione.

A Bergamo, Padoin si ritaglia un posto da titolare , all’Atalanta  in panchina c’e’ Gigi Delneri , durante la stagione  viene addocchiato da  diverse squadre di medio-alta classifica, come Lazio e Fiorentina, ma inaspettatamente, a gennaio del 2012, arriva la chiamata della Juventus e Simone, ovviamente, non può che accettare la proposta di Marotta.   All’inizio, non trova spazio con continuità: sono molte le panchine, poche invece (soprattuto negli ultimi anni) le sue apparizioni dal primo minuto.  Molti, nella sua situazione, avrebbero fatto sentire le proprie ragioni, o chiesto di andare via.

Altri, ancora, dopo un gol, avrebbero esultato zittendo tutti. Ma lui no. In quattro anni e mezzo alla Juventus, Simone non ha mai detto una parola fuori posto, mai un comportamento inadeguato. Ha accettato senza problemi il suo ruolo di gregario, cucendosi addosso 5 scudetti ben sapendo  in cuor suo, di non essere il più dotato a livello tecnico: del resto competere con la classe di Pogba, l’estro di Dybala o la velocità di Alex Sandro sarebbe dura per tutti in ogni caso si tratta di un ottimo giocatore e ogni volta in cui è stato chiamato in causa, Simone ha sempre risposto con impegno, lavoro e concentrazione.    Quet’anno dicevamo allo Stadium nella partita col Palermo  sopra di tre gol ,  Allegri decide di far entrare Padoin. Lo stadio è in visibilio: al momento del cambio, tutti gli spettatori si alzano in piedi e accolgono Simone con cori e applausi, come se ad entrare in campo fosse Tevez.    In tanti, al suo posto, con la vittoria già in tasca, sarebbero entrati senza voglia, giocando quei pochi minuti rimasti senza mettere il piede sull’acceleratore. Ancora una volta, però, Padoin ha dimostrato essere diverso:. conquista subito un calcio di punizione, recupera diversi palloni a centrocampo e, infine, compie quella cavalcata che lo porta davanti a Sorrentino, realizzando il gol del definitivo 4-0. In quella corsa c’è tutto Simone: la voglia di lottare , finoallafine come il nostro motto,  lo spirito di sacrificio di un giocatore che, contro tutto e tutti, ha fatto vedere di essere utile anche in una rosa di campioni.     Siamo in un periodo in cui valori come umiltà, semplicità e spirito di sacrificio vengono posti in secondo piano; dove, pur di essere al centro dell’attenzione, i giocatori lanciano su Twitter messaggi provocatori. In questo universo, si inserisce Simone Padoin, un signore sia dentro che fuori dal campo.   Anche per questo, a volte, non serve essere un fenomeno per essere amato dai tifosi. Dopo tutto, che ci frega di Ronaldo, se noi abbiamo Padoin , Padoin Padoin !!!!

Juventus FC v US Citta di Palermo - Serie A

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Paul Pogba’

Paul Labile Pogba nasce a Lagny-sur-Marne,23 anni fa’, classe 93,  genitori della Guinea emigrati in Francia è il nostro gioiello, preso dallo United a parametro zero per un’errore marchiano di  Alex Ferguson forse l’unico errore della sua gloriosa carriera come giocatore e come allenatore ma veramente grosso e dalle conseguenze incalcolabili per cio’ che avrebbe rappresentato per i red devils averlo fra le proprie fila…. Se da una parte c’e’ un’errore dall’altra c’e’ sempre bravura e abilita’, molto abile Marotta e Paratici ad esserselo assicurato e molto fortunati noi ad averlo visto coi nostri colori, non capita spesso con giocatori di questo calibro  ma veniamo alla sua carriera ancora tutta da scoprire, dopo le prime esperienze in squadre minori francesi passa nel Le Havre il primo club di una certa notorieta’ diciamo, prima di esser comprato dal Manchester United nel 2011, da quando e’ alla juve e’ il primo nome ad esser discusso fra i vari giornalai si calciomercato definirli giornalisti sarebbe un’insulto alla categoria ,  le ultime chicche riguardano una presunta casa acquistata dal Polpo a Barcellona notizia peraltro smentita dal diretto interessato proprio questi giorni aspettiamoci altre telenovele almeno fino ad agosto inoltrato il suo e’ un nome sempre gettonatissimo per riempire i giornali sportivi .2016-04-09T203732Z_2091431289_GF10000377122_RTRMADP_3_SOCCER-ITALY-9441-kWQE-U1070985570289SCE-1024x576@LaStampa.itPaul_Pogba_jpg_800x1200_sharpen_q95

Pogba è un centrocampista eclettico, riesce infatti ad associare perfettamente fase difensiva con fase offensiva. Il primo anno sotto la guida di Allegri, in un centrocampo a rombo, nel ruolo di mezz’ala ha dato sicuramente il meglio di sé. Paul ha grandissime qualità nell’uno contro uno, dove quasi sempre lascia sul posto l’uomo con giocate spettacolari, regala assist al bacio e soprattutto realizza goal spettacolari: i tiri dalla lunga distanza sono infatti sicuramente nel suo repertorio.  Durante l’ultima stagione ha forse faticato un po’ quando è stato schierato largo a sinistra in un centrocampo a 4, dove aveva meno libertà nel muoversi, ma nel 3-5-2 ha nuovamente dimostrato di essere una mezz’ala tra le migliori al mondo , quest’anno è stato inserito nella top 11 della Fifa . La curva gli ha sempre riservato un’occhio particolare  cantando quanto e’ forte Pogba  e nelle ultime partite di campionato e’ stata chiarissima verso la dirigenza, Non si vende Pogba’ ! Aggiungiamo noi , non si vende ne’ per cento ne’ per centocinquanta milioni, noi siamo la Juve,  uno dei migliori club al mondo ,  cosi era cosi deve essere  !