Juventus -Real Madrid 1-4 (Finale Cardiff)

La finale di Cardiff da tanti attesa e da tanti chiacchierata le scorse settimane si e’ rivelata l’ennesimo atto di una maledizione che ci attanaglia da sempre,  in tanti giustamente dicono che questa coppa e’ maledetta , per noi ,   tutte queste finali senza portarla a Torino parlano chiaro,  parla chiarissimo l’Heysel crocevia che segnera’ per sempre la nostra storia e la nostra memoria, in tempi piu’ recenti parlano estremamente chiaro le 2 finali perse a  Berlino e a Cardiff contro le due migliori squadre spagnole e probabilmente del mondo,  basterebbe quest’ultima affermazione,  mondo,  a giustificarne la sconfitta, ma noi siamo la Juventus, non abbiamo mai dovuto temere ne tantomento invidiare nessuno  e queste scuse con noi non possono reggere,  potrebbero valere per altre squadre che si atteggiano a padroni d’Europa e del mondo per aver vinto 7 coppe dei campioni  anche se ormai son passati degli anni , ma non e’ nel nostro dna farlo,  noi siamo di un’altro livello e comunque quando loro vincevano le Champions noi vincevamo gli scudetti non e’ che si partecipasse ad un campionato  parallelo su Marte.

Detto questo pero’ ieri troppi giocatori erano scarichi,  questo e’ intollerabile e incomprensibile specie alla luce delle dichiarazioni di Allegri dei giorni precedenti sia alla luce della fame che a parole dimostravano un po tutti, in particolare chi ieri non ha giocato o meglio solo dal punto di vista della formazione lo ha fatto, mi riferisco ai Dybala, Higuain ,  Khedira , Pianic ecc…. Allegri ce lo dovra’ spiegare cos’e’ successo perche’ non bastano le solite frasi fatte a fine partita,  certo che e’ orgoglioso dei suoi ragazzi e delle vittorie in Italia,  ma questa squadra e’ stata costruita per vincere la Champions, questo deve essere chiaro a tutti , non facciamoci pigliare in giro da facili buonismi e dal giusto riconoscimento che va dato a tutti i ragazzi, ieri non si e’ dimostrato di essere da Juve,  l’unico che ringrazio fino alla fine  e’ Mario ,  l’unico ad aver dimostrato un po di cuore e di attaccamento alla maglia, il resto probabilmente pensava gia’ alle vacanze o ad altro, se solo avessero avuto un po della nostra fame , questa coppa sarebbe allo Juventus Museum in questo momento  !

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Cronaca del match :    Juventus maledizione finale. E’ ancora il Real Madrid a vincere la Champions, la sua 12/a, un traguardo storico perché è la prima volta che una squadra la vince due volte di seguito da quando ha cambiato nome e formula. La squadra di Zidane ha umiliato la Juventus arrivata a Cardiff sicura che fosse davvero la volta buona per sedersi sul trono d’Europa ed invece incappata nella 7/a sconfitta nelle finali, che fa molto più male di quella di Berlino 2015. C’è ancora un abisso – o meglio, c’è stato questa sera – tra le due squadre.  Dopo una bella partenza, con palla-gol di Pjanic e il pareggio riagguantato con una rete acrobatica di Manduzkic, la squadra di Allegri è uscita di scena. Troppo brutta, irriconoscibile, senza mordente nè idee, senza fiato né convinzione nei secondi 45′ semplicemente non giocati. Il Real, al contrario, è tornato in versione Galacticos: due perle di Ronaldo, che ha chiuso la stagione con 12 centri in 13 partite, ma tanto intorno a lui, dalla difesa al centrocampo, dagli esterni agli uomini d’ordine.

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Dani Alves si è spento sul più bello, Khedira pure, ma sono stati due fantasmi soprattutto Higuain, che un’altra volta ha fallito l’esame Champions, e Dybala. Il cambio della “Joya” argentina con Lemina nell’ultimo pezzo della partita è stato l’ennesimo segnale di resa, anche di Allegri. La delusione è enorme per tutti i bianconeri, forse un po’ di più per Buffon che, alla soglia dei 40 anni, sperava finalmente di vincere il trofeo più ambito, insieme ai Mondiali. MALEDIZIONE FINALE, PERSA LA SETTIMA FINALE SU NOVE

Dichiarazioni post match : 

Allegri “Mollato sul 2-1, ma posso solo dire grazie” – “Sono orgoglioso di quello che hanno fatto i ragazzi nel corso della stagione, nel primo tempo abbiamo giocato bene, nel secondo tempo ci muovevamo di meno, abbiamo passato un quarto d’ora in sofferenza, poi una deviazione ha causato il 2-1. A quel punto abbiamo un po’ mollato”. Così Max Allegri, a Mediaset premium, dopo il ko contro il Real Madrid. “Nella gestione della partita l’anno prossimo dobbiamo rivedere qualcosa, ai ragazzi posso solo dire grazie”, conclude.

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Buffon: “Grande delusione, non ce ne va una bene” – “E’ una grande delusione, perché pensavamo di avere fatto tutto il necessario per vincere. Grandissimo primo tempo, nel quale abbiamo messo in difficoltà il Real. Ti lascia a bocca aperta l’episodio che non ne gira mai bene uno. Per vincere questa coppa bisogna essere più forti di tutto. Nella ripresa la loro classe, la loro forza, la loro attitudine a vincere queste sfide si sono viste e hanno vinto meritatamente”. Così un commosso Gigi Buffon ha commentato a Mediaset premium il pesante ko nella finale di Champions

Cristiano Ronaldo, mai nessuno come noi – “Una stagione fantastica: abbiamo vinto lo scudetto, sono capocannoniere della Champions e abbiamo vinto per due anni di seguito come mai nessuno prima”: esulta Cristiano Ronaldo, ai microfoni di Premium, dopo che il Real ha schiantato la Juve in finale, 4-1, e ha eguagliato la doppietta del Milan nell’89 e nel ’90, quando era ancora Coppa Campioni. “Il quinto Pallone d’Oro? Vediamo. Ma si, si, lo vinco…”. Fonte Ansa

Tabellino:

Juventus (4-2-3-1): Buffon; Barzagli (65’Cuadrado), Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Pjanic (70′ Marchisio), Khedira, Dani Alves, Dybala (77’Lemina), Mandzukic; Higuain. Allenatore: Allegri. Non entrati: Neto, Lichsteiner, Benatia, Asamoah,

Real Madrid (4-3-1-2): Navas; Carvajal, Varane, Sergio Ramos, Marcelo; Kroos (87’Morata), Casemiro, Modric; Isco (81′ Asensio); Benzema (77’Bale), Ronaldo Allenatore: Zidane. Non entrati: Casilla, Danilo, Nacho, Kovacic, Morata

Reti: 19′ Ronaldo, 26′ Mandzukic; 60′ Casemiro; 64′ Cristiano Ronaldo; 90′ Asensio
Ammoniti: Dybala, Sergio Ramos, Carvajal, Kroos, Pjanic,Alex Sandro, Cuadrado
Espulsi: Cuadrado
Angoli: 1-1
Arbitro: Felix Brych (GER)
Assistenti: Mark Borsch, Stefan Lupp (entrambi GER)
Quarto ufficiale: Milorad Mažić (SRB)
Assistenti addizionali: Bastian Dankert, Marco Fritz (entrambi GER)

Juventus Monaco 2-1 (semifinale Ch.league)

Come avviene spesso in Champions allo stadio si presentano orde di occasionali, nonostante cio’ il tifo e’ tutta un’altra cosa rispetto al derby sia pur con tutti i problemi che e’ inutile negare ci sono e si vedono a occhio nudo, cioe’ la divisione dei gruppi sui cori, questione deflagrata da quando i Viking non possono piu’ appendere lo striscione , a tratti pero’ la sud e’ una bolgia, belli i battimani e le sbandierate al solito,  riuscita anche la coreografia con le bandierine o meglio venuta bene in curva sud , il resto dello stadio fa la solita figura barbina,  incapaci di comporre come cristo comanda la scritta Time for Cardiff , ormai sono un caso patologico in Est del resto non puoi pretendere i miracoli da uno che non crede in quello che fa’ ,  una coreografia riesce solo se coordinata da gente che la sa fare e che ci crede sul serio, cioe’ dai gruppi ultras , a volte nemmeno da loro nessuno e’ perfetto figuriamoci da gente che sta seduta tutta la partita e che si mette a urlare soltanto se qualcuno sbaglia un passaggio ….  Non che speri di meglio a Cardiff,  Berlino insegna….  ma alla fine la’ l’unica cosa che conta non e’ fare una bella coreografia ….

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Cronaca del match  (da Quotidiano.net):    Juventus troppo ‘rilassata’ nei primi minuti: al terzo rischia di andare sotto, ma il palo colpito da Mbappè a tu per tu con Buffon in realtà avviene in posizione irregolare. Dieci minuti e arriva la prima tegola per i padroni di casa: infortunio per Sami Khedira, costretto a uscire dal campo: al suo posto entra Claudio Marchisio. A metà frazione due occasionissime per i bianconeri in pochi minuti: prima Higuain (22esimo) fallisce il colpo sotto a tu per tu con Subasic, quindi tre minuti dopo Manduzkic spara sul portiere monegasco da pochi metri. Il Monaco non è sicuramente venuto allo Stadium per onor di firma. Al 33esimo gol di Mandzukic: bianconeri avanti 1-0. Cross di Dani Alves da destra, inzuccata del croato con Subasic che respinge miracolosamente, ma nulla può sulla ribattuta di Mandzukic. Due minuti dopo, rete annullata a Higuain, partito in posizione irregolare. Al 38esimo ancora il Pipita vicino al raddoppio, bravo il numero 1 del Monaco. Al 42esimo occasione per gli ospiti: Mbappè non centra la porta. Partita divertente con emozioni da entrambe le parti. Al 45esimo l’eurogol di Dani Alves che può chiudere il discorso qualificazione. Subasic respinge fuori area, la palla cade sui piedi del terzino brasiliano che da almeno 25 metri colpisce di destro al volo. Conclusione magistrale: 2-0 e squadre negli spogliatoi.  Nella ripresa calano i ritmi rispetto alla prima frazione. Al nono fuori Dybala, applauditissimo, dentro Cuadrado. Fra gli ospiti esce Mendy ed entra Fabinho. Al 24esimo il Monaco accorcia le distanze con Mbappè, lesto a raccogliere un cross basso sotto porta e a battere Buffon da pochi passi. Gli ospiti, galvanizzati dalla rete, alzano la pressione. Momenti di tensione in campo fra i giocatori dopo un contatto nell’area juventina (per la cronaca quella testa di cazzo di Glik voglioso evidentemente di farsi rimpiangere dai granata) . Questione di minuti, e i bianconeri tornano in controllo del match. All’85esimo nuovo cambio per la Juve: fuori Barzagli, dentro Benatia. Tra i monegaschi sono usciti Bakayoko e Bernardo Silva per Germain e Lemar. La partita scorre via senza sussulti e, dopo tre minuti di recupero, manda tutti negli spogliatoi.

JUVENTUS (3-4-2-1) Buffon; Barzagli (dal 40’ st Benatia), Bonucci, Chiellini; Dani Alves, Khedira (dal 10’ pt Marchisio), Pjanic, Alex Sandro; Dybala (dal 9’ st Cuadrado), Mandzukic; Higuain. (Neto, Lichtsteiner, Asamoah, Rincon). All. Allegri
MONACO (3-4-1-2): Subasic; Raggi, Glik, Jemerson; Dirar, Moutinho, Bakayoko (dal 33’ st Germain) Mendy (dal 9’ st Fabinho); Bernardo Silva (dal 24’ st Lemar); Falcao, Mbappé. (De Sanctis,Carrillo, Dirar, Diallo). All. Jardim
ARBITRO: Kuipers (Ola)

MARCATORI: 33’ Mandzukic (J), 44’ pt Dani Alves (J), 24’ st Mbappé (M).
NOTE: spettatori 40.224, incasso di 3.961,831 euro. Ammoniti Falcao, Mendy, Bonucci (J) e Mandzukic (J). Recuperi: 0’ pt, 3’ st.

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Monaco Juventus 0-2 (semifinale Ch.league)

Raccontiamo con un giorno di ritardo questa serata da incorniciare per i nostri colori, la Juve si presenta dal primo minuto con un 4-4-2, fuori Cuadrado, Barzagli e Alex Sandro terzini, Dani Alves esterno destro di centrocampo,  il Monaco senza  Mendy (terzino sinistro titolare) per un problema muscolare. Jardim schiera  Lemar, un esterno offensivo, come terzino destro, spostando Sidibé a sinistra.

Partita combattuta , ma meglio noi  tutta la vita , nel primo quarto d’ora il Monaco soffre  e si fa schiacciare anche se non sono molte le occasioni a parte  forse un tiro centrale di Dani Alves.  Al 13esimo occasione per Mbappe, che di testa tira centrale.

Da quel momento il Monaco prende fiducia e comincia a gestire il match, al 16′ grande occasione per Mbappe, con Buffon che salva sul suo palo, questa secondo me e’ la svolta del match, noi siamo letali in contropiede, e al 29′ passiamo in vantaggio, Dybala di tacco libera Dani Alves a centrocampo. Il brasiliano si invola verso l’area monegasca, scambia con Pjanic e serve Higuain, rigore in movimento per il Pipita, che la mette all’angolino dove Subasic non può arrivare.  Il Monaco prova a reagire ma non produce nulla  di particolarmente pericoloso.

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Nella ripresa il Monaco parte fortissimo . Falcao si divora una clamorosa occasione da goal calciando in bocca a Buffon da ottima posizione il quale pero’ è ben reattivo , altro pericolo  al 49′, con Buffon costretto a salvare in uscita su Mbappe, poi l i ragazzi prendono in mano la partita, e nel giro di 5 minuti trovano il raddoppio, in precedenza Marchisio recupera palla sulla trequarti avversaria, ma viene murato da un grande intervento di Subasic, poi Higuain sigla il gol del 2-0 , e’ il minuto 59, palla persa dal Monaco, ripartenza di Dybala e Dani Alves, che serve un pallone perfetto al Pipita , una palla che chiede  solo di essere spinta in rete.   Dopo il 2-0 il Monaco cala di intensità, e si rende pericoloso solo al 90′ con Germain. Colpo di testa da pochi passi dell’attaccante sugli sviluppi di un calcio di punizione, Buffon mette in angolo con un gran riflesso.   Ora a Torino servira’ gestire un risultato che e’ piu’ di un’ipoteca sulla finale di Cardiff,  nello stadio bomboniera di Montecarlo , sono presenti tutti i gruppi , si anche chi non vorrebbero che ci andasse , onore a loro !

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MONACO (4-4-2): Subasic; Dirar, Glik, Jemerson, Sidibe; Bernardo Silva (36’ st Touré), Fabinho, Bakayoko (21’ st Moutinho), Lemar (22’ st Germain); Falcao, Mbappe. A disposizione: De Sanctis, Jorge, Raggi, Cardona. Allenatore: Jardim

JUVENTUS (3-4-2-1): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Dani Alves, Pjanic (44’ st Lemina), Marchisio (36’ st Rincon), Alex Sandro; Dybala, Mandzukic; Higuain (32’ st Cuadrado). A disposizione: Neto, Lichtsteiner, Benatia, Asamoah. Allenatore: Allegri

ARBITRO: Mateu Lahoz (SPA)

MARCATORI: 29’ pt e 14’ st Higuain (J)

NOTE: Ammoniti: Fabinho (M), Bonucci (J), Marchisio (J), Chiellini (J). Espulsi:. Angoli: 7-3 per il Monaco. Recupero: 0’ pt, 3’ st

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Post match :  Allegri: «Sono arrabbiato con Pjanic»fonte Tuttosport
TORINO – A fine partita sorride, per il risultato, per la gioia che i suoi ragazzi gli hanno dato. Massimiliano Allegri, però, ai microfoni di Mediaset Premium vuole tenere alta la guardia e continuare a stimolare la Juventus: «Voglio fare i complimenti alla squadra per questa partita contro il Monaco che non era facile perché loro sono una squadra con molta qualità. Siamo partiti bene, poi abbiamo sbagliato un po’ troppo, Buffon ha fatto una grande parata sullo zero a zero e dopo siamo passati in vantaggio con una ripartenza, arma che loro sanno usare molto bene. Nel secondo tempo siamo stati più bravi e abbiamo concesso meno. Possiamo fare meglio tecnicamente ma dobbiamo essere contenti, c’è ancora il ritorno, loro non avranno niente da perdere quindi dovremo fare un’altra partita seria».

Poi parla di Pjanic, della sua partita e di quello che ancora può e deve dare: «Con Pjanic sono molto arrabbiato perchè ha le qualità per diventare uno dei tre centrocampisti più forti al mondo ma ogni volta che perde palla diventa una tragedia. Invece deve essere più convinto delle qualità che ha che per ora non ha espresso o ha espresso parzialmente. Detto questo voglio fare i complimenti a tutti, i ragazzi stanno facendo una stagione importante che può diventar straordinaria». Sulle scelte tattiche: «Lasciare Cuadrado in panchina? Con Khedira fuori e per le qualità del Monaco che gioca molto sulle ripartenze, avevo bisogno di un giocatore di marcatura e di un saltatore come Barzagli che ha fatto una partita straordinaria. Nel secondo tempo c’è stato un momento in cui ha giocato quasi da solo ma tutta la difesa ha fatto bene». Tra i migliori in campo, certamente, Buffon: «Quando ci sono le partite serie Gigi dimostra di essere ancora il numero uno al mondo. I grandi giocatori si vedono quando conta. Dani Alves? Non ci sono segreti, dovevano ambientarsi. Dani Alves si è infortunato all’inizio e aveva una mentalità diversa, ora è diventato molto più concreto: ha fatto due assist da regista»

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Ritorno quarti di finale Ch.league Barcellona Juventus 0-0

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Cominciamo subito col lodare dei ragazzi che pur non avendo biglietti , quindi certezza di vedere la partita , per la mentalita’ che li contraddistingue ma soprattutto per il buon nome del loro gruppo non hanno esitato un secondo ad esserci,  sia pur in forma polemica con la contestazione ad alcuni esponenti della societa’ da sottolineare civilissima e compostissima a scanso di equivoci  , dato che c’e’ in giro un sacco di gente a cui piace equivocare e buttare benzina sul fuoco , a seminare zizzania e falso perbenismo  ce ne sono tanti, troppi in giro che non vedono l’ora di far diventare gli stadi dei teatri, ma veniamo a quanto accaduto al Nou Camp,  doveva essere l’assedio a Forte Apache , nei fatti si e’ visto un predominio quasi totale dei blaugrana e ci mancherebbe altro che non fosse cosi’ ,  in fin dei conti chi doveva farne tre erano loro e la vedevo dura farli restando nella propria meta’ campo e agendo in contropiede,  a Torino han subito loro ci sta che da loro subiamo noi, tuttavia subiamo la loro supremazia ma non riescono a scardinare la nostra porta, vuoi per imprecisione , vuoi per sfortuna e perche’ no , per la bravura dei nostri difensori sia pur con tutti i limiti che conosciamo ,  ma sti ragazzi ne hanno di cuore e di grinta, ne hanno da vendere ed in fondo e’ quello che ti fa vincere nello sport come nella vita,  un plauso particolare lo vorrei fare a Dani Alves che nelle due sfide ha dimostrato un grande desiderio di rivalsa verso il suo recente passato, nonostante l’amicizia che coi suoi ex compagni e’ rimasta tale e si e’ visto, salutato e ben voluto da tutti, ma carico e determinato a non fargliela vedere come Higuain che ha fatto un lavoro oscuro tenendo alta la squadra o Khedira , Cuadrado fra i piu’ pimpanti , l’unico un po sottotono forse Alex Sandro,  per il Barcellona i tre la davanti sono sempre un’ira di dio c’e’ poco da fare,  Messi e Neymar soprattutto , due fenomeni assoluti che mi hanno reso questi novanta minuti una vera tortura,   tattica indovinata dal mister Allegri che ha saputo inculcare ai ragazzi la giusta mentalita’ con cui affrontare questo difficilissimo match anche per il clima avverso che in molti paventavano alla vigilia memori della remuntada con la quale i blaugrana hanno distrutto ed eliminato il Paris St Germain.   Adesso vediamo cosa passa il convento , anzi l’urna,  tanto una vale l’altra e dopo quest’impresa non vedo cosa possa spaventarci,  rispetto per tutti ma paura di nessuno a questo punto, io ci credo !

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La Partita :   Finisce con Neymar in lacrime al centro del Camp Nou l’avventura Champions del Barcellona. Mentre tutto lo stadio festeggiava la squadra, e i 5.000 tifosi juventini cantavano per la loro squadra in semifinale, il brasiliano e’ scoppiato in un pianto dirotto, consolato dal suo ex compagno di squadra Dani Alves. “Ringrazio Dio per questa qualificazione: abbiamo giocato da grande squadra, soffrendo e sacrificandoci come serviva”. Cosi’ Juan Cuadrado esulta, a Mediaset, per il passaggio in semifinale di Champions contro il Barcellona. “Real o Atletico? Chi verrà verrà, ora: l’importante era qualificarsi, e lo abbiamo fatto meritandolo“.

“La Juve adesso mette paura. Bisognerebbe chiedere alle nostre avversarie chi non vuole incontrarla in semifinale. Il nostro obiettivo è andare in finale”. Lo ha detto Leonardo Bonucci, dopo lo 0-0 col Barcellona. “Sapevamo che venivamo a giocare la partita rischiando,siamo stati bravi a rimanere uniti e compatti – ha aggiunto a Mediaset – Merito della grande corsa degli esterni, è stata una grande prova di sacrificio e umiltà. La qualificazione col Barca conferma che siamo una grande squadra“. “Dovevamo fare meglio nelle ripartenze – la conclusione di Bonucci – abbiamo regalato qualche pallone di troppo. La partita era difficile farla diversamente. Siamo stati bravi a coprire tutti gli spazi. C’è da solo applaudire questa Juve”.A2-82699782.jpgimg_pmorata_20170419-222020_imagenes_md_propias_pmorata_juve1541-k0rH-U421849213872BlH-980x554@MundoDeportivo-Web

Le dichiarazioni di Luis Enrique :  Questo è il calcio, noi abbiamo pensato a giocare velocissimi, puntando la porta, ma è mancata un po’ di lucidità negli ultimi metri. Si è vista una partita bella, fra due grandi squadre. Complimenti alla Juve. Quando uno non si arrende fino all’ultimo minuto e i tifosi ti spingono fino all’ultimo, questa è la conferma che siamo partiti per vincere sempre, ogni titolo”. Lo ha detto Luis Enrique, dopo l’eliminazione contro la Juventus, in Champions, parlando a Mediaset premium. “La Juve ha un grandissimo allenatore, ha grandi campioni, ha tutte le possibilità di vincere, ma altre squadre pensano di fare lo stesso“, ha aggiunto

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L’altro match della serata :   Monaco altri 3 gol, Dortmund fuori – Il Monaco conquista la semifinale di Champions contro ogni pronostico, ma esprimendo un gioco frizzante, divertente, a volte anche irresistibile. E non è la prima volta. La squadra allenata dal portoghese Leonardo Jardim, dopo essersi imposta per 3-2 a Dortmund, nella sfida contro il Borussia funestata dalle esplosioni che hanno coinvolto il pullman dei tedeschi, nello stadio Louis II, stasera ha bissato il successo dell’andata grazie alle reti di Mbappe dopo 3′ e Radamel Falcao, servito da Lemar, al 17′. L’uno-due nella porta di Burki ha tolto ogni speranza ai gialloneri che escono dal torneo. Inutile la rete di Reus dopo 3′ del secondo tempo. Il 3-1 finale e’ stato siglato da Germain al 36′. Alla partita, fra gli altri, ha assistito anche Vincenzo Montella: l’allenatore del Milan si è scomodato per vedere all’opera l’attaccante Aubameyang, oggetto del desiderio della nuova dirigenza rossonera e dello stesso tecnico. Dopo avere estromesso dalla competizione il Dortmund, adesso i monegaschi aspettano di conoscere il nome dell’avversaria da affrontare in semifinale. Il sorteggio per gli accoppiamenti è in programma alle 12 di venerdì, nel quartier generale dell’Uefa, a Nyon, in Svizzera. Non ci saranno teste di serie e le squadre appartenenti alla stessa federazione potranno affrontarsi. In teoria, dunque, potrebbero trovarsi di fronte Atletico Madrid e Real Madrid, le due squadre finaliste dell’ultima edizione della Champions, a Milano. Le semifinali sono invece in programma il 2 e 3 maggio (andata), il 9 e 10 maggio (ritorno). La finale si disputerà a Cardiff, sul terreno del Millennum stadium, sabato 3 giugno

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Tabellino  Barcellona Juventus ;  

BARCELLONA (4-3-3): ter Stegen , Sergi Roberto  (33′ st Mascherano sv), Pique , Umtiti , Jordi Alba, Iniesta , Busquets, Rakitic  (13′ st Alcacer ), Messi , Suarez , Neymar ( Cillessen  D.Suarez  Digne,  Andrè Gomes  Alena). All. Luis Enrique .

JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon , Dani Alves , Bonucci , Chiellini , Alex Sandro , Khedira , Pjanic , Cuadrado  (38′ st Lemina sv), Dybala  (30′ st Barzagli ), Mandzukic , Higuain  (43′ Asamoah ). ( Neto  Benatia,  Asamoah  Lichtsteiner  Rincon). All. Allegri .

Arbitro: Kuipers (Olanda) .

Angoli: 13-4 per il Barcellona

Recupero: 1′ e 3′.

Ammoniti: Iniesta, Chiellini , Pjanic e Khediraper gioco scorretto.

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Cronaca del match:   Forte del 3-0 dell’andata, la Juventus esce indenne dalla bolgia del Camp Nou non subendo gol e qualificandosi così per la semifinale di Champions League. Per il Barcellona l’inutile forcing offensivo non ha portato la tanto sognata “remuntada” e così è la compagine di Allegri ad essere tra le migliori quattro d’Europa.

L’alta posta in palio si fa sentire in avvio con le squadre abbastanza bloccate e il ritmo piuttosto basso che favoriscono la Juventus, tanto da rendersi pericolosa al 13′ con Higuaín, ma la sua conclusione dal limite termina a lato non di molto. Il Barcellona con il passare dei minuti aumenta la pressione e al 20′ è Messi a divorarsi il gol del vantaggio calciando fuori di sinistro dal centro dell’area. Dieci minuti dopo è ancora la pulce argentina a farsi vedere due volte, ma prima Buffon respinge e sulla seconda conclusione è l’esterno della rete a salvare i bianconeri. Nel finale di frazione Pjanić pesca Higuaín in area, ma l’argentino sfiora soltanto il pallone senza dare potenza e ter Stegen controlla senza problemi.

Nella ripresa i blaugrana aumentano la pressione offensiva, ma la prima occasione è a tinte bianconere: Higuaín allarga per Cuadrado che ha tutto il tempo per controllare e prendere la mira, ma il suo diagonale sfiora il palo. Il Barcellona si proietta in avanti con più convinzione, ma la sfortuna questa sera sembra persistere soprattutto per Messi che sfiora il gol in più riprese con dei tiri dal limite dell’area. Al 66′ l’argentino grazia una brutta uscita di Buffon mettendo alto di destro a porta vuota, mentre tre minuti più tardi è Sergi Roberto a lambire l’incrocio dei pali con un potente tiro appena dentro l’area. Nel finale l’assedio del Barcelllona è totale, ma le ampie praterie concesse favoriscono i contropiedi della Juventus, non sfruttati però da Khedira e Higuaín.

Juve Barcellona 3-0 ” Quarti di finale Champ.league “

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Arrivo allo stadio presto,  quasi un richiamo e si che bisognerebbe farlo piu’ spesso o meglio tornare alle origini, una volta allo stadio ci arrivavo anche 4 – 5 ore prima , qualche volta ho battuto il record,  7 ore !  Altri tempi quelli che viviamo,  non c’e’ piu’ il pre partita , non si vive piu’ lo stadio come un tempo,  oggi la gente arriva si fa qualche birra al baracchino di turno e poi entra , in alcuni casi nemmeno ci passa dal baracchino e va direttamente dentro  previo coda chilometrica condita da bestemmie varie di rito perche’ e’ allucinante perdere tutto questo tempo nei controlli ai varchi di accesso e meno male che ci avevano venduto la favola dei varchi preferenziali per chi ha la tessera del tifoso ,   nonostante tutto pero’  allo stadio ci si va come un tempo del resto  il richiamo dei colori e’ qualcosa di irresistibile ancora adesso ,  lo stadio sia pur con tutte le sue brutture e storture tipiche di quest’epoca conserva ancora quel significato atavico che aveva negli anni ottanta e novanta,  io, quando arrivo in strada Altessano mi sento a casa, non mi vergogno a dirvelo ,  ma e’ ancora cosi’ , mi sento fra la mia gente , fra i miei colori ed e’ la sensazione che ho provato ieri, sia pur in uno scenario moderno e asettico fatto di subumani giunti a Torino da ogni dove,  impegnati tutto il tempo a farsi selfie per dire io c’ero ,  di tifosi del Barca sparsi ovunque perfino sotto la sud con maglie blaugrana e aria spensierata come fossero al parco giochi,  una volta c’era il rispetto delle curve,  non ci si presentava sotto una curva avversaria coi colori,  questa e’ una regola che oggi a quanto pare e’ sparita, per molti e’ un bene,  lasciando perdere considerazioni idiote qua non si tratta di essere violenti o intolleranti,  e’ una questione di rispettare certi paletti,  il calcio e’ nato con le rivalita’ , lo sfotto’, il rispetto dei confini, oggi e’ un grande scatolone vuoto e spesso vuoti sono anche gli stadi, e’ sparito il calore  da non confondersi con violenza e banalizzazioni di bassa lega…  Nonostante tutto pero’ chi c’era e ci doveva essere , non ha mancato di presenziare a questa partita , che a prescindere da come vada ,  considero la piu’ importante dell’anno se non altro per la caratura dell’avversario,  avversario che di fatto in campo e’ stato ridimensionato da una Juve indefinibile e al tempo stesso incredibile,  sia pur con gli errori e un po di fortuna,  il Barca poteva anche farne 2 o 3 ,  non ho mai visto una squadra sul pezzo come lo e’ stato ieri,  i ragazzi e il mister meritano un monumento,  non voglio soffermarmi sui singoli, ma elogiare lo spirito di squadra e rendergli omaggio, chapeau !

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Cronaca del match :   Lo Stadium è una bolgia. Oltre 41 mila spettatori inneggiano a gran voce i bianconeri. Che fanno capire subito chi comanda ai blaugrana, con il 4-2-3-1 a trazione anteriore. E al 7’ Dybala, innescato da Cuadrado, supera Ter Stegen con un bel sinistro a giro. Il Barcellona potrebbe pareggiare al 21’: Messi lancia Iniesta, ma sulla sua strada trova un grandissimo Buffon, un minuto  dopo arriva il raddoppio: Mandzukic crossa basso, La Joya colpisce in modo impeccabile sul primo palo.
Nel secondo tempo Luis Enrique prova a cambiare interpreti, ma la Juve è su un altro pianeta. Higuain ha due occasioni, ma prima calcia debolmente e poi, tutto solo, centra Ter Stegen. Il Barça annaspa e su corner Chiellini fa 3-0, travolgendo l’incerto Mascherano. Il pubblico è carichissimo, sostiene a gran voce i ragazzi di Allegri. Settimana prossima il ritorno al Camp Nou, dove bisognerà confermarsi. Già agli ottavi il Barcellona ha dimostrato che può ribaltare ogni risultato, ma il Psg non aveva Bonucci-Chiellini, un muro invalicabile se in giornata.

JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon; Dani Alves, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Pjanic (dal 44’ s.t. Barzagli), Khedira; Cuadrado (dal 27’ s.t. Lemina), Dybala (dal 36’ s.t. Rincon), Mandzukic; Higuain. A disp. Neto, Asamoah, Lichtsteiner, Marchisio. All. Allegri.
BARCELLONA (3-4-3): Ter Stegen; Piqué, Umtiti, Mathieu (dal 1’ s.t. André Gomes); Sergi Roberto, Mascherano, Rakitic, Iniesta; Messi, Suarez, Neymar. A disp. Cilessen, Denis Suarez, Jordi Alba, Digne, Alena, Alcacer. All. Luis Enrique.

MARCATORI: Dybala al 7’ e al 22’ p.t.; Chiellini al 10’ s.t.
ARBITRO: Marciniak (Polonia)
NOTE: spettatori 41.092, incasso 4.001.076 euro. Ammoniti: Dani Alves, Iniesta, Suarez, Mandzukic, Umtiti, Lemina per gioco scorretto, Khedira per simulazione. Recuperi: 0’ p.t.; 4’ s.t.

DICHIARAZIONI DI ALLEGRI – Il tecnico bianconero, ai microfoni di Mediaset Premium, non ha nascosto la sua grande soddisfazione per la vittoria. Stavolta non si può nascondere che la Juventus abbia giocato bene tecnicamente sia in difesa sia in attacco. Al Camp Nou, la squadra manterrà l’approccio avuto oggi.

“E’ il primo passo per passare il turno”. Così ha continuato Massimiliano Allegri, che poi ha detto di non essere  in grado di fare calcoli, visto che lui è una persona molto pragmatica e realistica. La Juventus ora è diventata, però, una società rispettata a livello europeo e giocatori, presi in estate, ora sono riusciti ad inserirsi negli schemi della squadra.

Il Barcellona, ha poi proseguito Allegri, soffriva i cambi di campo che la squadra ha fatto. La Juventus ha giocato bene sotto tutti i punti di vista. Ogni giocatore ha dato il suo prezioso contributo nella vittoria di stasera. Era importante mantenere la lucidità, specie quando giochi contro calciatori come Messi.

L’unica pecca, ha detto Allegri, è stata che la Juventus si è fatta ingolosire dai troppi lanci sulla linea verticale del campo. Oggi la squadra però va applaudita perché ha fatto divertire i propri tifosi, anche se ora bisognerà pensare al Pescara.

Chiosa finale sul mattatore della serata, cioè Dybala, su cui Allegri ha detto che ha giocato una sfida straordinaria, mettendo in mostra tutte le sue qualità. Il tecnico si è detto contento della performance dell’attaccante, ma anche della prestazione dell’intera squadra, che ha dimostrato di possedere una grande tecnica.

DYBALA – Sempre ai Microfoni di Premium, è intervenuto l’attaccante argentino della Juventus, mattatore della vittoria bianconero, dicendo che questa è stata la partita perfetta. “Fin da bambino volevo vivere questi momenti” . così ha proseguito Dybala che poi ha concluso dicendo che adesso la squadra andrà a Barcellona per passare il turno, difendendo il risultato di oggi anche in undici, se sarà necessario.

Juventus v.Porto 1-0 (ottavi Champ.league)

Stadium esaurito per una partita che il meglio lo ha gia’ dato all’andata , 2-0 per noi e ipoteca sul passaggio del turno,  ieri si doveva controllare il risultato e all’occasione vincerla, ma senza esasperazioni di alcun tipo , se la vediamo cosi’ come logica vuole il compito e’ stato eseguito alla lettera per cui missione compiuta, 1-0 su rigore, una parata  di Maxi Pereira su tiro di Higuain,  Dybala trasforma e infila  Casillas , un portiere che come Gigi ha contribuito a fare la storia del calcio , i due si sa sono amici e si stimano,  anche per quello Casillas viene applaudito dallo Stadium come merita,  tifosi del Porto presenti in ottimo numero, riempiono il settore sopra e sotto e si rendono autori di cori continui e roboanti, a lunghi tratti si sentono solo loro complice la strana ma comprensibile situazione della curva sud , non e’ il caso di dilungarci , tanto chi deve sapere sa…. Sarebbe solo il caso di farla finita e di ripristinare lo scenario che c’era fino a solo un mese fa’ se veramente si vuol continuare a dire che lo Stadium e’ il dodicesimo uomo in campo, la bolgia come amano chiamarla loro , termine che peraltro a me non piace , che anzi detesto perche ‘  bolgia mi sa di casino disorganizzato , anarchico mentre io ho decisamente un’altra idea di come dovrebbe essere il tifo  ma questi son dettagli,  occorre contare fino a dieci e fra chi di dovere,  rivedersi a quattr’occhi  che non significa essere complici degli ultra’ come blaterano i giornalisti bensi essere  persone intelligenti  e questo genere di persone in genere si capiscono meglio quando ci si confronta , francamente non penso che i Viking meritino il trattamento che hanno ricevuto, in quel gruppo c’e’ gente degna della massima stima , veri juventinim se tanti che li denigrano senza sapere  li conoscessero cambierebbero decisamente atteggiamento su tutta questa faccenda che definire ignobile e vergognosa e’ dir poco,    i processi mediatici a cui abbiamo assistito  , mi riferisco a quegli articoli spazzatura contro la juve  andrebbero presi per quello che sono, chiacchiere e gossip,   i processi si fanno in tribunale e se uno e’ colpevole paga come viene assolto se e’ innocente, credo e auspico che sulla faccenda si giunga presto a un’epilogo perche’ e’ avvilente vedere una curva costretta a non cantare per una questione comunque giusta e sacrosanta,  difendere la propria liberta’ , anche di tifare , che non significa fare del razzismo , ma che e’ solo sano campanilismo e mentalita’ , la mentalita’ con cui nacque il tifo da stadio , quel modo di tifare che andava bene fino a dieci anni fa’ ma che oggi per il politically correct non e’ piu’ di moda …..  A domenica, siamo a Marassi con la Doria ,  una tifoseria che ci odia , uno stadio che sara’ ostile come sempre ai nostri colori ma che dobbiamo e vogliamo sbancare per porre fine al discorso scudetto una volta per tutte !

Juventus vs Porto - Champions League 2016/20171489526851134_GettyImages-653351420Juventus vs Porto - Champions League 2016/2017Juventus vs Porto - Champions League 2016/2017Juventus vs Porto - Champions League 2016/2017Juventus vs Porto - Champions League 2016/2017653347148Juventus vs Porto - Champions League 2016/2017

JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon; Dani Alves, Bonucci, Benatia (dal 15’ s.t. Barzagli), Alex Sandro; Khedira, Marchisio; Cuadrado (dal 1’ s.t. Pjaca), Dybala (dal 33’ s.t. Rincon), Mandzukic; Higuain (Neto, Chiellini, Barzagli, Lichtsteiner, Pjanic). All. Allegri.
PORTO (4-4-2): Casillas; Maxi Pereira, Felipe, Marcano, Layun; André André, Oliver Torres (dal 25’ s.t. Otavio), Brahimi (dal 21’ s.t. Diogo Jota); Tiquinho, André Silva (dal 1’ s.t. Boly) (José Sa, Ruben Neves, Herrera, Depoitre). All. Espirito Santo.
ARBITRO: Hategan (Romania)

MARCATORI: Dybala su rigore al 42’ p.t.
NOTE: spettatori: 41.161, incasso 2.947.936 euro. Espulsi: Maxi Pereira per gioco scorretto al 40’ p.t. Ammoniti: Cuadrado, Layun, André André per gioco scorretto. Recuperi: 1’ p.t.; 3’ s.t.

DICHIARAZIONI DI ALLEGRI – Nel primo tempo, secondo Allegri, la squadra ha giocato in maniera intelligente mentre nel secondo tempo il livello qualitativo dei bianconeri è sceso molto. La Juventus, secondo quanto dice a Premium Sport il tecnico, ha osato troppo la giocata nella ripresa e rischiato d’incassare gol.

Allegri ha ribadito, quando gli è stato chiesto se la Juventus abbia ottenuto il massimo con il minimo sforzo, che la squadra ha bisogno di migliorare la gestione della partita perché la ripresa è stata giocata molto male dai suoi giocatori.

In merito alla sostituzione di Cuadrado con Pjaca, il tecnico juventino si è giustificato sostenendo che il colombiano era ammonito e, per non rischiare, ha preferito toglierlo, visto che la squadra era già in vantaggio.

Su Pjaca, Allegri ha detto che è un ragazzo giovane e che ha bisogno di capire certe dinamiche della squadra, in quanto non riesce ancora a riproporre nel modo giusto. Ad esempio non riesce a ripiegare in fase difensiva, come invece fa molto Mandzukic.

Allegri ha poi concluso parlando del sorteggio e commentando le parole di Buffon. L’importante, secondo il tecnico, è essere approdati ai quarti di finale di Champions League e che chiunque arriverà, andrà affrontata con coraggio.

BUFFON – Il capitano della Juventus, sempre ai microfoni di Premium, aveva riferito di non volere il Leicester, in quanto la ritiene una pericolosa, grazie al suo entusiasmo che potrebbe creare problemi alle squadre che ambiscono a vincere la Champions League.

Il portiere bianconero ha poi parlato della vittoria contro il Porto, sostenendo che non era facile vincere una partita del genere, visto che i portoghesi hanno fatto comunque tremare la Juventus. Il passaggio ai quarti di finale è un traguardo importante e fondamentale per la squadra, ha concluso Buffon.

ESPIRITO SANTO – Sulla sponda portoghese, il tecnico del Porto ha detto che la squadra è stata condizionata dalle due espulsioni subite anche se, nonostante tutto, ha espresso un buon calcio. Sarebbe stato difficile fare tre reti, visto che la Juventus aveva in mano il possesso palla.

Esperito Santo ha però voluto fare i complimenti alla sua squadra, che ha affrontato un cammino difficile e che questo KO sarà funzionale per la crescita dei tanti giovani in rosa. Sulla Juventus, il tecnico lusitano ha concluso dicendo che è molto forte e che è sicuramente la favorita per la vittoria finale.      www.stadiosport.it

Porto Juventus 0-2 (ch.league)

Tabellino:
PORTO (4-1-3-2): Iker Casillas; Maxi Pereira, Felipe, Marcano, Alex Telles; Danilo; Herrera, Ruben Neves (16’st Corona), Brahimi (28’st Diogo Jota); André Silva (30’pt Layun), Soares. (José Sá, Boly, André André, Oliver Torres). All. Espirito Santo.
JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon; Lichtsteiner (28’st Dani Alves), Barzagli, Chiellini, Alex Sandro; Khedira, Pjanic; Cuadrado (22’st Pjaca), Dybala (40’st Marchisio), Mandzukic; Higuain. (Neto, Asamoah, Benatia, Rugani) All. Allegri.

MARCATORI: 27′ Pjaca, 29′ st Dani Alves
ARBITRO: Brych (Germania)
NOTE: espulso al 27’pt Alex Telles per doppia ammonizione. Ammoniti Maxi Pereira, Lichtsteiner, Herrera, Marcano. Angoli: 7-1 per la Juventus. Recupero: 2′ pt; 2′ st.

Cronaca:   La Juventus vince 2-0 all’Estadio Do Dragao contro il Porto e fa un passo importante verso i quarti di finale di Champions League. Gara in discesa per i bianconeri in superiorità numerica dal 27′ del primo tempo per l’espulsione di Telles, sul finale di tempo palo di Dybala dopo un destro da fuori area. Nella ripresa sfiora il vantaggio Higuain con un gran tiro a giro, l’appuntamento col gol è rinviato al 72′ quando Pjaca sfrutta un errore difensivo per infilare Casillas. Due minuti più tardi è il neo entrato Dani Alves a raddoppiare, il brasiliano stoppa di petto un cross di Alex Sandro e di sinistro colpisce per il definitivo 2-0.

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Post match:     Massimiliano Allegri è raggiante per la vittoria in Champions League della sua Juventus contro il Porto di Nuno Espirito Santo. Ecco le sue parole a Premium Sport: “La squadra ha fatto una bella partita sul piano della personalità. Abbiamo sofferto solo 5 minuti, poi abbiamo avuto il controllo sia in 11 contro 11 che in 10 contro 11. I ragazzi sono stati bravi e pazienti, hanno allargato il campo e abbiamo portato a casa una vittoria importante. Potevamo fare il 3-0 ma va bene così. Più leggero? Ma no, durante la stagione ci sono sempre momenti di tensione ma è arrivata al momento giusto e l’abbiamo saputa gestire”.
Sul modulo: “Ho voluto cambiare sistema perché la squadra doveva prendere più aria. Dobbiamo migliorare e acquisire ancora più sicurezza, di stara da fare ce n’è tanta e possiamo migliorare ancora”.
Sulla forza della panchina: “Le partite non si giocano in 14 ma tutti e 23 i calciatori erano concentrati sulla partita di oggi. Ci sono tanti obiettivi e bisogna affrontare questo momento della stagione con tanta voglia, spensieratezza e incoscienza. I ragazzi questa sera hanno dato prova di grande maturità”

Sul Porto: “Ma, quando giochi un ottavo di finale è difficile. In questo momento quando giochi contro la Juventus non è facile, perché siamo in forma e devastanti in velocità. Il Porto ha fatto una partita difensiva”.

Su Pjaca: “Sta crescendo? Sì, non è un problema ma già da sabato io sto vedendo che il ragazzo sta cambiando atteggiamento e ha capito che poche cose nel campionato italiano non bastano. Sta cambiando atteggiamento e poi ha tecnica, velocità e talento. Lui è giovane e bisogna saperli aspettare i giovani. Io non ho mai visto giocatori bravi diventare scarsi. Quelli scarsi diventano più bravi, quelli bravi lo diventano ancora di più”.

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Juventus v Dinamo Zagabria 07/12/16 Ch.League 2-0

La juve vince l’ultima partita del girone e si piazza al primo posto con pieno merito , il Siviglia finisce secondo relegando il Lione al terzo posto e quindi all’Europa league ,  i croati fanalino di coda del girone, squadra molto deficitaria , l’esatto opposto della sua tifoseria che meriterebbe di diritto  la qualificazione agli ottavi ,  pur essendo in pochini, non piu’ di 500 si presentano a Torino in modo compatto e perentorio, da loro lo sapevamo niente da dire,  ma la squadra e’ davvero poca cosa  cosi’ come il calcio croato , serbo e sloveno , un po in controtendenza con le nazionali che di fatti sono farcite di campioni che militano nei top club di mezza Europa , ma veniamo a ieri sera,  la Sud in grande spolvero, la curva capisce che è arrivato il momento decisivo della stagione,  per arrivare primi ci vuole una vittoria , risultato per nulla scontato vista la fatica che facciamo in Champions, ebbene i tre punti sono arrivati e ha segnato il Pipita, era ora …. Gran partita anche di Rugani verso il quale finalmente stanno arrivando i primi elogi e si raccolgono i primi frutti, dio voglia che abbiam trovato un’erede dei vari Chiellini, Bonucci o Barzagli , io dico di si , di lui mi piaciono sia il giocatore che l’uomo,  basso profilo, poche parole , tanti fatti e soprattutto tanto lavoro e umilta’ come i grandi giocatori che hanno indossato la gloriosa maglia bianconera  nel passato , ma del resto sono piu’ che convinto che Rugani possa solo che migliorare e crescere , abbiamo fatto un gran colpo sia a scovarlo e a prenderlo dall’Empoli che a rinunciare a venderlo a quel  pagliaccio di De Laurentis in un momento dove non raccoglieva elogi ma solo tanto scetticismo , Allegri ha saputo aspettarlo e come al solito ci ha visto lungo,  bravo quindi anche al mister !  Bene come al solito anche Marione , si impegna come un ragazzino alle prime armi eppure e’ un giocatore navigato oltre che affermato, ha vinto tanto col Bayern  eppure lotta ancora come un leone per la nostra maglia ,  spero non torni mai in panchina, i tre devono giocare insieme la’ davanti Allegri dovra’ studiare come fare per trovare i dovuti equilibri a centrocampo  per consentire che cio’ avvenga ma a mio avviso lo dovra’ fare , peraltro gia’ lo ha dichiarato anche lui nel dopo partita …… Adesso ci aspetta un bel derby contro i granata, ci aspetteranno con la bava alla bocca domenica convinti di farci neri,  vedremo ….

JUVENTUS (3-4-1-2): Neto; Rugani, Benatia, Evra; Cuadrado, Lemina, Marchisio (dal 73’ Sturaro), Asamoah; Pjanic (dall’ 80’ Dybala); Higuaín, Mandžukić (dall’ 85’ Hernanes). A disp.: Buffon, Chiellini, Alex Sandro, Khedira. All.: Allegri.

DINAMO ZAGABRIA (4-3-3): Livaković; Šitum, Sigali, Schildenfeld, Pivarić; Moro (dall’ 86’ Matel s.v.), Knežević, Gojak (dal 57’ Fiolic); Soudani (dal 73’ Stojanovič), Ćorić, Fernandes. A disp.: Šemper, Henríquez, Benković, Sosa. All.: Petev.

Arbitro: Taylor (Inghilterra).

Marcatori: 52’ Higuain (J), 72’ Rugani (J)

Ammoniti: 15’ Higuain (J), 54’ Evra (J), 61’ Coric (D)

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Sevilla fc v Juventus 1-3 Champions league (22/11/16)

Giro di boa della stagione, primo  traguardo stagionale raggiunto la qualificazione agli ottavi di finale  ,  vinciamo una partita fondamentale e la vinciamo bene nonostante un ‘ inizio complicato visto l’avvio arrembante degli andalusi che ci mettono alle corde, andando prima in vantaggio e poi sfiorando il raddoppio,  capita come nel calcio spesso accade che da un’episodio la partita improvvisamente giri in questo caso a tuo favore,  Vasquez si fa prima ammonire per fallo su Cuadrado  e piu’ tardi becca il secondo giallo per un fallo stupido su Khedira,  qualche minuto dopo Bonucci viene trattenuto  in area di rigore e Marchisio pareggia il conto su penalty 1-1 !  A quel punto il secondo tempo si prospetta in discesa vista la superiorita’ numerica, ma nel calcio spesso questi teoremi vengono prontamente smentiti dai fatti,  i fatti sono che il Siviglia nonostante l’uomo in meno dimostra di non mollare un metro e ci mette sulla graticola in almeno un paio di occasioni, il loro allenatore Sanpaoli letteralmente indemoniato gia’ dall’espulsione di Vasquez esplode per una pseudo trattenuta ai danni di un suo giocatore non vista dall’arbitro e dopo una delle sue sceneggiate per cui e’ celebre si fa buttare fuori,  la partita va avanti e i minuti passano inesorabili per loro ,  Allegri nel finale sostituisce Pjanic per Kean , il giovane primavera si mette in luce subito per esuberanza e voglia di mettersi in mostra ma e’ Bonucci a segnare il gol del 2-1 , tiro da fuori che non lascia scampo a Sergio Rico,  il tris lo calera’ poi Mario nel recupero,  siamo primi nel girone e adesso soltanto una follia potrebbe negarci il primato, in ogni caso la qualificazione e’ gia’ in cassaforte,  missione compiuta dai ragazzi di Allegri e ora cuore e gambe al campionato, prossimo avversario il Genoa a Marassi domenica pomeriggio.

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SIVIGLIA (3-5-2): Sergio Rico; Mercado, Pareja, Rami; Mariano (32’st Kranevitter), Iborra, Nzonzi, Vitolo, Escudero; Vazquez, Vietto (1’st Sarabia). (Sirigu, Carriço, Ben Yedder, Kiyotake, Ganso) All. Sampaoli 6
JUVENTUS (4-3-3): Buffon; Dani Alves, Rugani, Bonucci, Evra (27’st Sturaro); Khedira, Marchisio, Pjanic (39’st Kean); Cuadrado (42’st Chiellini), Mandzukic, Alex Sandro. (Neto, Asamoah, Lemina, Hernanes). All. Allegri
ARBITRO: Clattenburg (Inghilterra)

MARCATORI: 9′ Pareja (S), 47′ pt (rig.) Marchisio; 39′ Bonucci (J), 49′ st Mandzukic (J)
NOTE: serata fredda, terreno in non buone condizioni. Allontanato all’11’st il tecnico del Siviglia, Jorge Sampaoli, per proteste. Espulso al 36’pt Vazquez per doppia ammonizione. Ammoniti: Mandzukic, Pjanic, Evra, Cuadrado, Iborra. Angoli: 6-5 per il Siviglia. Recupero: 3′ pt; 4’st

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Dinamo Zagabria v Juventus 0-4

DINAMO ZAGABRIA (4-3-3): Semper; Situm, Sigali, Schildenfeld, Pivaric; Antolic (27’st Machado), Benkovic, Jonas (3’st Fiolic); Pavicic, Soudani, Fernandes (13’st Hodzic). (Peric, Henriquez, Livakovic, Gojak) All. Sopic
JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli (23’st Pjaca), Bonucci, Chiellini; Dani Alves, Khedira, Hernanes, Pjanic (1’st Cuadrado), Evra; Higuain (26’st Mandzukic), Dybala. (Neto, Alex Sandro, Lemina, Sturaro). All. Allegri
ARBITRO: De Sousa (Portogallo)
RETI: 4′ Pjanic, 31′ pt Higuain; 12′ Dybala, 40′ st Dani Alves.
NOTE: serata mite, terreno in discrete condizioni. Nessun ammonito. Angoli: 6-0 per la Juventus. Recupero: 0’pt, 1′ st
Cronaca:  dopo tanto tempo tornano in curva i Bad Blue Boys i temibili e famigerati ultra’ della Dinamo, su di loro e’ stata scritta una miriade di articoli , la loro storia ormai per chi e’ ultras e’ una sorta di leggenda , sono fra i beniamini nonche’ lo stereotipo per tanti di cosa voglia dire Hooliganismo e fedelta’ ai colori e alla nazione ,  come del resto un po’ tutti i tifosi croati sono turbolenti e molti scomodi,  prima della partita le cronache riferiscono di scontri fra le opposte  tifoserie e per noi e’ gia’ una notizia non essendo piu’ abituati a notizie di incidenti da anni ormai , i tempi sono cambiati come si sa….
La loro squadra e’ ben messa in campo , tutti rigorosamente sulla difensiva impediscono la corretta manovra dei nostri e solo dopo i primi venti minuti grazie ad un gol di Pianic la sblocchiamo , dopo quel gol e’ quasi una liberazione e alla mezz’ora ci pensa Higuain con un bel gol a raddoppiare , lo stesso Pianic lo manda in porta con un pallone  preciso preciso ,  controllo al volo e Semper bruciato senza pieta’ !  Nella ripresa ormai i giochi sono fatti , si aprono spazi larghi come praterie e Dybala con un gran tiro angolato  cala il tris, nel finale Dani Alves complice una deviazione come sabato scorso a Palermo  sigla il poker  definitivo  , risulato con cui si chiude la partita , Juve in testa al girone col Siviglia ma con una miglior differenza reti rispetto agli spagnoli . I migliori per noi Pianic, Dybala e Higuain , sugi spalti grande presenza bianconera con tutti i grppi e la gente che conta, la crema , che onora al meglio una delle trasferte forse piu’ sentite  dal punto  di vista ultras …
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