Bologna Juve 1-2

Ultima di campionato in quel di Bologna,   pratica scudetto archiviata questa è la classica gita fuori porta dove ti fai la classica mangiata, il posto peraltro invita al cibo, tutto corretto se non fosse che sei sempre a Bologna e li non e’ che quelli della juve li possono tanto vedere, va detto pero’ che fra un numero ristretto di persone su d’eta’ e con ampia esperienza ultras esiste un’amicizia che va al di la’ dello stadio ed e’ proprio da loro che parte uno striscione di solidarieta’ verso il momentaccio in cui si trova un noto gruppo della nostra curva, certe cose vanno appunto al di la’ della rivalita calcistica e meritano il plauso nonche ‘ il rispetto di tutti senza se e senza ma…..

Il primo tempo si svolge a larghi tratti nell’area bolognese  anche se c’e’ da dire che di occasioni se ne vedono poche,  sembra appunto la classica partita spensierata di fine anno con le due squadre che non hanno altro da chiedere ad un campionato gia’ finito , il Bologna pero’ qualcosa crea e ci fa preoccupare,  le preoccupazioni si riveleranno purtroppo fondate ad inizio ripresa quando passano in vantaggio con Taider,  classico gol della domenica che credo non  abbia mai fatto ne mai fara’ piu’ in due vite,  la juve non ci sta e non demorde e con un’azione creata dal Pipita e conclusa da Dybala pareggia il conto  poco dopo,   e’ tempo di cambi con Dybala fuori,  dentro Kean ,  ed e’ proprio il ragazzino della primavera che tante speranze ci da’ a segnare  a tempo scaduto il gol della vittoria , l’incredibile gol che lo fa correre sotto la curva San Luca ad esultare con i tifosi bianconeri , sul ragazzino dico una cosa,  state coi piedi per terra, ci vuole poco a farne un divo alla Balotelli e seconda cosa, non dimenticate mai neppure per un secondo chi ha come procuratore, a buon intenditor poche parole…..

Cronaca del match :

La Juve parte con determinazione e voglia e nei primi dieci minuti staziona stabilmente nella metacampo del Bologna. I bianconeri sono aggressivi, fanno girare la palla comodamente, alzano i ritmi a loro piacimento ma non creano occasioni da rete. Il Bologna si difende con ordine e al 12’ un tiro da fuori area di Destro è il primo vero squillo della gara. La squadra di Allegri risponde subito: Higuain libera Asamoah con un bel tacco in area di rigore, il ghanese serve Dybala ma Torosidis è bravo a intercettare e mettere in angolo la conclusione dell’argentino. Al 17’ Sturaro mette in rete a tu per tu con Da Costa ma l’ex Genoa viene fermato per evidente fuorigioco. La gara prosegue su ritmi non elevatissimi ma regalando interessanti folate. La Juve si affaccia ancora dalle parti di Da Costa con un destro debole di Higuain (bravissimo a girarsi spalle alla porta) e con un inserimento di Sturaro, fermato da Krafth. Il Bologna ci prova con una conclusione imprecisa di Krejci in area di rigore: pallone alto. Al 45’ Higuain prova un velenoso tiro a incrociare da fuori area ma la sfera termina a lato di poco. Finisce, così, senza recupero, la prima frazione.

Il secondo tempo inizia con un’altra occasione per la Juve. Higuain scodella in area di rigore per Khedira che, in scivolata, mette il pallone sul fondo. Al 52’ passa il Bologna: Taider prende palla sulla trequarti, punta l’area, si porta il pallone sul destro e fa partire uno splendido tiro a giro dal limite che beffa Audero. La Juve va subito vicina al pari con un sinistro al volo di Dybala sottomisura e comincia ad attaccare a testa bassa, inserendo Pjanic e Mandzukic. Al 69’ una grande conclusione a giro di Dybala costringe Da Costa a uno straordinario intervento ed un minuto più tardi è proprio la Joya a regalare il pari ad Allegri. Pjanic lancia in area di rigore, Benatia (in posizione dubbia) spizza per Higuain che prova la conclusione trovando la risposta di Da Costa. Sulla ribattuta arriva l’argentino che firma il tap-in dell’1-1. La gara sembra destinata alla parità ma durante l’ultimo minuto di recupero Kean è lestissimo a sfruttare una bella punizione di Pjanic e a beffare Da Costa e il Bologna: la Juve esulta ancora.

Tabellino: 

BOLOGNA (4-3-3): Da Costa; Krafth (75’ Petkovic), Torosidis, Gastaldello, Mbaye; Taider, Viviani, Pulgar (85’Nagy); Okwonkwo, Destro, Krejci (67’ Masina). All. Donadoni

JUVENTUS (4-2-3-1): Audero; Lichtsteiner, Barzagli, Benatia, Asamoah; Khedira (59’ Mandzukic), Marchisio (56’ Pjanic); Cuadrado, Dybala (79’ Kean), Sturaro; Higuain. All.: Allegri

Arbitro: Maurizio Mariani della sezione di Aprilia

Gol: 52’ Taider (B), 70’ Dybala (J), 94’ Kean (J)

Ammoniti: Viviani (B), Cuadrado (J), Okwonkwo (B), Gastaldello (B)

Allegri:   Massimiliano Allegri, ha analizzato ai microfoni di ‘Sky Sport’ la vittoria ottenuta dai bianconeri in casa del Bologna: “La squadra sta bene fisicamente ed è importante perché abbiamo lavorato intensamente in settimana. E’ stato un buon allenamento, era importante chiudere con una vittoria, per Audero e per Kean che ha segnato. Io specializzato in predestinati? Quelli bravi, quando possono, li faccio giocare”.

“Contro il Real Madrid bisognerà essere bravi ad andarli a colpire nei loro punti deboli. Dani Alves fondamentale per contrastare Marcelo a Cardiff? L’importante è che stiamo bene noi fisicamente e mentalmente, saranno i dettagli a fare la differenza”.

“Mandzukic in finale? Non lo so, vedremo, i ragazzi stanno tutti bene” ha invece rivelato a ‘Premium Sport’ il tecnico dei bianconeri.

18670791_1675494682758346_4668784944852401614_n18699806_1675490736092074_5977476393367335663_n18698395_1675493446091803_2123158364063112728_n18740802_1675492189425262_7631607234281015276_n18813250_1675492166091931_536131769673284078_n18700269_1675490859425395_8826816891278414043_n18698361_1675491169425364_9135883216259276391_n

Juventus Crotone 3-0

2017-05-21T131231Z_1603554666_RC1EC050F8B0_RTRMADP_3_SOCCER-ITALY-JUV-CRT-k3eC-U11002886948188vlF-1024x682@LaStampa.it

Oggi si e’ scritto un’altro capitolo di questo squadrone che noi lo ripeto sempre abbiamo la fortuna di tifare,  perche’ ci sono squadre che non mollano mai e anche dopo aver toccato il fondo riescono a trovar la forza di risalire e di tornare grandi,  perche’ e’ nel loro dna farlo,   in tanti avranno pensato che dopo quell’estate maledetta in cui ci tolsero due scudetti  fosse finita l’epoca di un club , due titoli che tuttavia noi abbiamo sempre sentito nostri e che nessuno ci togliera’ mai come nessuno ci togliera’ mai la nostra Juventus, hanno provato a infamare la nostra storia, le nostre vittorie dicendo che erano tutti rubati o vinti in maniera poco chiara,  gli abbiamo dimostrato che in Italia oggi come allora a comandare e’ e restera’ per sempre la SIGNORA ,  la vecchia SIGNORA  ha vinto ancora ! La vecchia SIGNORA  ha vinto ancora !!!! La vecchia SIGNORA  ha vinto ancora !!!

La cronaca del match:  Sei sono gli scudetti consecutivi della Juve, come mai era successo in Italia. Ma sei è anche un verbo, che indica l’essenza di un club e di una squadra, per la quale i titolisti hanno ormai saccheggiato il vocabolario: Juve sei unica, epica, leggendaria. L’ultima cronaca dello Stadium – 3-0 al Crotone, con gol di Mandzukic, Dybala e Alex Sandro – varca subito il confine della Storia. Dopo la Coppa Italia, mercoledì, ecco dunque lo scudetto, per un’accoppiata che solo il sogno del Triplete oscura. Invece, è già un’impresa, questo ciclo diventato dinastia: dai tre scudetti di Conte alla tripletta di Allegri, il tutto sotto il Governo di Andrea Agnelli. Che ripartì da un settimo posto, e da 95 milioni di rosso a bilancio, ed ha finito per fare dell’albo d’oro un album di famiglia. In attesa di giocarsi la seconda finale di Champions, nelle ultime tre stagioni. Insomma, c’era di che festeggiare, allo Stadium.

Con la Roma risalita a meno uno, la Juve doveva battere il Crotone, e così è stato. Senza ansia, ma secondo il senso logico che accompagna le grandi squadre. E’ stata una vittoria da manuale del calcio, nel suo corso, inesorabile e letale: rete di Mandzukic, tagliando sul secondo palo, nel cuore dell’area, raddoppio di Dybala su punizione, con parabola imprendibile, dai venti metri abbondanti. Da lì in poi c’è stata qualche altra occasione, la presenza ordinata e dignitosa del Crotone, il posizionamento degli steward a bordo campo, i cori della curva. Tanto, agli occhi dei campioni, non c’era spazio per brutte sorprese, si andava con il pilota automatico: questa Juve è stata la più forte per 37 giornate (manca l’ultima, inutile, domenica a Bologna), ancor prima per cervello e nervi che per tecnica e tattica. Ha perso qualche sfida, a San Siro, due volte, ha preso brutti schiaffi, nella Genova rossoblù e a Firenze, ma non ha mai smarrito la testa: in senso figurato e letterale, cioè la calma e la classifica.

JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon; Dani Alves, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Pjanic (dal 39’ st Rincon), Marchisio (dal 29’ st Lemina); Cuadrado (dal 25’ st Barzagli), Dybala, Mandzukic; Higuain. (Neto, Audero, Chiellini, Lichtsteiner, Asamoah, Mattiello, Khedira, Sturaro, Kean). All. Allegri
CROTONE (4-4-1-1): Cordaz; Rosi (dal 34’ pt Sampirisi), Ceccherini, Ferrari, Martella; Rohden (dal 33’ st Acosty), Barberis, Crisetig, Nalini; Tonev (dal 12’ st Simy); Falcinelli. (Festa, Viscovo, Claiton dos Santos, Mesbah, Dussenne, Capezzi, Kotnik, Suljic, Trotta). All. Nicola
ARBITRO: Mazzoleni di Bergamo.

MARCATORI: 12’ Mandzukic (J), 39’ pt Dybala; 38’ st Alex Sandro
NOTE: spettatori 39.556, incasso di 2.154.167 euro. Ammoniti Martella e Dani Alves. Recuperi: 2’ pt, 3’st

2017-05-21T142526Z_1468949146_RC1AE63EE8E0_RTRMADP_3_SOCCER-ITALY-JUV-CRT-k3eC-U11002886948188ZSH-1024x668@LaStampa.itAPTOPIX_Italy_Soccer_Serie_A_94545jpg-1d213_1495376331-k3eC-U110028869481888JG-1024x634@LaStampa.itEY7WHK84-k3eC-U110028869481883bD-1024x712@LaStampa.itSoccer: Serie A; Juventus-CrotoneSSL3PGRX7284-k3eC-U11002886948188WVG-1024x683@LaStampa.itYEAV25AT8016-k3eC-U11002886948188wJI-1024x683@LaStampa.it

Interviste post partita :  

Lo hanno visto tutti. Claudio Marchisio non è riuscito a trattenere le lacrime durante la festa scudetto. In campo, davanti alle telecamere, e sui social. La confessione del centrocampista bianconero: «Non sono riuscito a trattenere le lacrime, questa volta proprio NO! Perché l’anno scorso non ero presente, perché questo scudetto è il sesto di fila, perché ogni scudetto è importante come il primo, perché festeggiarlo insieme a VOI è sempre qualcosa di unico e magico!! Siamo nella storia, fino alla fine forza Juventus

marchisio (1)

Allegri :  “Bisogna fare i complimenti in primis a quei giocatori che hanno vinto i sei scudetti di fila, sono loro che entrano nella storia. E alla società, che assieme alla squadra ha fatto cose straordinarie. Marotta dice che la permanenza in bianconero dipende da me? Dipende da entrambi: io sono molto contento di essere alla Juve. Ora dobbiamo focalizzarci sul giocare, e possibilmente vincere, la finale di Cardiff”. Massimiliano Allegri, ai microfoni di Premium Sport, si gode così lo scudetto con la testa alla finale di Champions

2017-05-21T150848Z_220230709_RC1D6A9C9980_RTRMADP_3_SOCCER-ITALY-JUV-CRT-208-k8NI-U200459729454K2F-620x349@Gazzetta-Web_articolo193646138-addac6c8-5a37-417a-bfb5-16f787063b78.png183039782-6440e39b-8cd6-4fde-82a7-ccd6aa2d0868183135961-0df5553f-e0e4-4bc1-ad75-f840003e0aa7183416652-af5d534d-629f-433f-b5d8-512bf2e76668

Juventus Roma 3-1

Questa sera abbiamo meritato di perdere,  non c’eravamo in campo ,  la testa non era li, del resto con una finale di coppa Italia a tre giorni e una finale di champions fra due settimane difficile esser sempre sul pezzo,  adesso quello che serve fare e’ nell’ordine,  tirar fuori una prestazione degna della juve mercoledi e portare a Torino la coppa,  poi vincere col Crotone e festeggiare lo scudo a Torino come tradizione comanda,  a Cardiff ci si pensa dopo …  Quelli che contestano la juve dopo una sconfitta meriterebbero di restare 5 – 6 anni senza vincere un cazzo,  scusate ma io la vedo cosi’  ….

La cronaca della partita :   Nel primo tempo l’avvio è buono per entrambe le squadre: El Shaarawy prova subito a seminare scompiglio nella difesa juventina con la sua velocità, ma il primo pericolo giunge al 2′ sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Gli uomini di Allegri non si scompongono e sfiorano il vantaggio al 7′ con un palo colpito da Asamoah: la poderosa fucilata del ghanese si schianta sfortunatamente contro il montante. Questa azione scioglie gli uomini di Allegri, i quali cominciano a far girare con maggiore fluidità il pallone, tanto che dopo un pericolo corso al 17′ (De Rossi vicino al vantaggio) gli ospiti vanno avanti al 21′ con Lemina, abile a sfruttare un assist di Higuain che lo mette davanti alla porta sguarnita. Il gol è arrivato in un momento in cui la Juventus era più impegnata ad amministrare. La Roma è brava però a reagire e pareggia soltanto 4′ dopo con De Rossi in seguito ad una serie di tre tiri sui quali Buffon ha fatto il massimo, non potendo niente però sul tap-in del giallorosso. Il pari porta maggiore consapevolezza nei propri mezzi ai padroni di casa che vanno a riposo negli spogliatori maggiormente galvanizzati.

La differenza la fa la maggiore cattiveria messa in campo dalla formazione di Spalletti, che al 55′ ribalta il risultato: segna El Shaarawy con un tiro non forte ma molto preciso sul secondo palo, e triplica poi Nainggolan, il ‘gran nemico’ della Juventus: per il belga rete giunta con una vera e propria bomba, la specialità della casa. Con questo risultato i capitolini ribaltano anche la sconfitta per 1-0 dell’andata, ma la differenza quest’oggi l’hanno fatta diversi fattori, tutti dettati dai prossimi impegni che attendono la Juventus. Già mercoledì ci sarà in palio la Coppa Italia contro la Lazio, ecco spiegata quindi la formazione con ben 6 cambi rispetto all’undici consueto. In più, anche se la Roma si è avvicinata in classifica (Juve a +4 e sfavorita dagli scontri diretti) la sensazione è che gli uomini di Allegri siano sicuri di mettere la parola fine al discorso scudetto la prossima settimana in casa contro il Crotone. Per la squadra è stata una battuta di arresto che coincide anche con una necessaria pausa, dopo aver corso tantissimo per nove mesi e con in più altri due traguardi all’orizzonte da dover tagliare nel migliore dei modi e con quante più energie fisiche e mentali in corpo. (fonte juvelive.it)

Tabellino :

Roma (4-2-3-1): Szczesny; Rudiger, Manolas, Fazio, Emerson; De Rossi, Paredes; El Shaarawy, Nainggolan (76′ Juan Jesus), Salah; Perotti (69′ Grenier).
A disp. Alisson, Lobont, Vermaelen, Bruno Peres, Mario Rui, Gerson, Totti. All. Spalletti

Juventus (4-3-3): Buffon; Lichtsteiner (63′ Dani Alves), Benatia, Bonucci, Asamoah; Lemina, Pjanic, Sturaro (72′ Dybala); Cuadrado, Higuain, Mandzukic.
A disp.: Neto, Audero, Barzagli, Chiellini, Alex Sandro, Marchisio, Rincon, Mattiello, Mandragora.​ All. Allegri
Marcatori: Lemina (J), De Rossi (R), El Shaarawy (R), Nainggolan (R)
Ammoniti: Fazio (R), De Rossi (R), Paredes (R), Benatia (J), Higuain (J)“

Arbitro: Luca Banti

 

Dichiarazioni post partita: 

 Allegri: «Ci siamo addormentati, il turnover non c’entra»
Il tecnico: «Ultimamente abbiamo concesso qualcosina a livello difensivo, ma nell’arco di una stagione intera questi momenti arrivano.
“Nel primo tempo abbiamo fatto bene, giocando in modo cattivo. Nella ripresa basta vedere il gol che abbiamo preso per capire come è andata. Dobbiamo fare i complimenti alla Roma, ma noi sotto l’aspetto dell’attenzione qualcosa abbiamo mollato”: così Massimiliano Allegri a Premium Sport commenta il ko della Juve. “Siamo stati anche poco lucidi, già dai primi passaggi – prosegue – nella ripresa, mi sono accorto che ci stavamo un pò addormentando. Ultimamente abbiamo concesso qualcosina a livello difensivo, ma nell’arco di una stagione intera questi momenti arrivano. Dobbiamo rialzarci subito per mercoledì e poi per la gara col Crotone”. Secondo Allegri “bisogna semplicemente considerare che avevamo davanti la seconda forza del campionato. Non sono preoccupato, anzi dobbiamo solamente rimanere lucidi e capire dove abbiamo sbagliato, per evitare di farlo in futuro. Dobbiamo fare un passo alla volta: ora arriva la Coppa Italia, poi ci concentreremo sul campionato e per ultima la Champions”.

Soccer: Italian Serie A; Roma - JuventusSoccer: Italian Serie A; Roma - JuventusSoccer: Italian Serie A; Roma - JuventusSoccer: Italian Serie A; Roma - JuventusRoma_Juventus_-11-587x478Roma_Juventus_-12-635x478

Juventus Torino 1-1

211756456-e2ba5f0b-0088-482d-ae9c-8e9d53c65145215611052-602cf3a6-a059-4a6e-8edb-f6dfa735e02d

Ampio turnover di Allegri per questo derby della Mole che capita fra le 2 semifinali di Champions quindi c’e’ bisogno di far riposare qualcuno,  Neto in porta, Lichtsteiner, Bonucci, Benatia e Asamoah in difesa,  Rincon e Khedira in mezzo al campo, Cuadrado sulla fascia destra e Sturaro su quella sinistra, Dybala alle spalle di Mandzukic. A riposo ben otto elementi.

La prima conclusione della partita è di Belotti, risposta della Juventus con una traversa di Benatia e, sempre nella stessa azione, salvataggio miracoloso di Molinaro su tiro ravvicinato di Bonucci, poi tutto sommato tanta noia in campo , tengono botta le tifoserie, i granata nel settore non sono tantissimi e questa non e’ una novita’ ,  la sud juventina non e’ in serata di grazia va detto, a parte i soliti noti delle prime file che si sbattono come sempre per far cantare il resto sembra spento , la cosa e’ preocccupante essendo arrivati al giro di boa finale nel quale ci giochiamo tutto, capitolo a parte per la coreografia,  onestamente va detto che ce ne sono state di migliori, tranne le solite bandierine messe li dalla societa’ che francamente hanno stancato, si vede il telone esposto su al secondo anello e quello sotto di Tradizione , il tutto corredato da uno striscione che recita cosi’ “A voi il nome a noi la storia”, striscione che a me personalmente non e’ piaciuto  o meglio che puo’ essere male interpretato  visto com’e’ scritto,  io sono orgoglioso della mia citta’ come della storia della mia squadra e non esiste una cosa senza l’altra,  magari l’intento era quello li tuttavia da cosa c’era scritto io francamente ho capito un’altra cosa  ……

Continuando a discorrere sul match , noia  a parte nel primo tempo c’e’ da segnalare un’occasione creata e divorata da Dybala che la spara addosso ad  Hart, e un buon tentativo di Ljajic ed è proprio il serbo, con una punizione magistrale  a regalare il vantaggio al Toro ad inizio ripresa.  Nel secondo tempo poi c’e’ il fattaccio sul quale si e’ scritta parte della storia di questo derby tutto sommato anonimo, o meglio sul quale i granata hanno messo le mani avanti in caso di sconfitta come al loro solito , entrata decisa di Acquah a centrocampo, nonostante fosse ammonito  entra in maniera alquanto decisa su  Mandzukic  prendendo palla e gambe del nostro Marione che vola per aria, doppio giallo e OSPITI (rigorosamente maiuscolo)  in inferiorità numerica, Mihajlovic sbotta e si attacca prima col quarto uomo poi con l’arbitro andandogli muso a muso, ovviamente espulsione anche per lui ,  i 35  minuti restanti sono un continuo assalto alla porta di Hart col Toro che si difende come puo’,  Mandzukic e Higuain sfiorano il pareggio, ma il Pipita, solitamente, la seconda occasione non la sbaglia mai e la mette all’angolino con una rasoiata delle sue salvando la Juve dalla sconfitta allo Stadium , un’impresa  che al momento non e’ mai riuscita a nessuno , tuttavia sottolineiamo,  il derby non va giocato va vinto e io di un pari in casa contro la seconda squadra di Torino non so che farmene non so voi …..

18222029_1667876363520178_7643608112392395238_n18268411_1667860283521786_5942881846615160209_nJ_76487d3363

 

 

 

 

 

 

 

 

Tabellino:

Juventus (4-2-3-1): Neto; Lichtsteiner, Bonucci, Benatia, Asamoah; Rincon (24′ st Pjanic), Khedira; Cuadrado, Dybala (35′ st Alex Sandro), Sturaro (10′ st Higuain); Mandzukic. A disp.: Buffon, Audero, Chiellini, Mattiello, Barzagli, Marchisio, Dani Alves, Lemina, Mandragora. All.: Allegri

Torino (4-2-3-1): Hart; Zappacosta, Rossettini, Moretti, Molinaro; Acquah, Baselli (30′ st Obi); Iago Falque (38′ st Iturbe), Ljajic, Boyé (18′ st Benassi); Belotti. A disp.: Padelli, Cucchietti, Ajeti, Carlao, Castan, Barreca, Avelar, Lukic, Valdifiori, Gustafson, Maxi Lopez. All.: Mihajlovic

Arbitro: Valeri

Marcatori: 7′ st Ljajic (T), 45’+2′ st Higuain (J)

Ammoniti: Dybala, Cuadrado, Asamoah (J), Moretti, Acquah, Molinaro (T)

Espulsi: Acquah (T)

18274784_1667861173521697_1672280354765455484_n18301766_1667861130188368_5078386204698924046_n223826020-f4f5bc52-0cf5-46b2-a749-a7dcc7038e6e18301336_1667866290187852_6753400715840128442_n18301451_1667875430186938_6220352666303768598_n

18222429_1667876143520200_3114823867697233600_n

Atalanta Juventus 2-2

Contro un’Atalanta e un ambiente carico di entusiasmo ormai vicino al traguardo Europeo ci presentiamo con un’occhio a mercoledi prossimo ed un’altro a portare a casa la vittoria ,  la Roma dietro non perde  colpi e bisogna evitare pericolose rimonte soprattutto perche’ lo scontro diretto e’ a Roma.  Lo stadio Atleti Azzurri d’Italia e’ gremito all’inverosimile,  nel settore ospiti non mancano i numerosi juventini , in vetrata svettano gli striscioni di Tradizione , Antichi valori e Nab,  in curva nord fanno un tifo indiavolato , ma per loro non e’ certo una novita’,  gli atalantini sono fra le migliori tifoserie d’Italia , un vero peccato non vadano anche in giro per stupide ripicche e assurdi motivi ormai fuori da ogni logica, altrimenti  ne vedremmo delle belle,  la stima va data al di la’ di tutto, a Cesare quel che e’ di Cesare.

In campo loro sono messi bene,  ci tengono bassi per i primi venti minuti e vanno vicini al gol in un paio di occasioni,  a forza di martellare passano, Conti arpiona un bel passaggio del Papu Gomez e su mischione in area di rigore nostra la mette mandando in visibilio la sud neroblu’ e l’intero stadio,  a Bergamo di questi tempi e’ un bel pandemonio, una bolgia infernale, l’effetto indimidatorio c’e’ e non si puo’ negare , ma noi non demordiamo, la prima frazione di gioco si chiude cosi’,  nella ripresa prendiamo in mano il pallino del gioco e li schiacciamo nella loro meta’ campo, su un’autorete loro pareggiamo, poi l’episodio che grida vendetta, il mani in area di rigore che anche un non vedente avrebbe fischiato, l’arbitro prima fischia il rigore poi cambia idea e fischia fuorigioco,  incredibile … A parti invertite lo sappiamo tutti cosa sarebbe successo , in questo caso credo si sia indignato solamente Caressa che faceva la telecronaca su sky e nessun’altro,  piu’ tardi e’ Dani Alves a darci il meritato gol del vantaggio , corre sotto il settore ospiti e si toglie la maglia per la gioia festeggiato dai compagni,  negli ultimi minuti l’Atalanta la pareggia fra il tripudio della curva nord , il campionato come diceva il mister e’ tutt’altro che chiuso,  in molti non gli credevano lui lo ha sempre detto cercando di mantenere alta la concentrazione di tutti,   ora fuori i coglioni per Monaco, non bisogna fallire e ancora una volta fino alla fine , forza Juventus !

215021147-56d74f4e-b353-4414-91cd-2551ea441e58215031902-20934ab5-dcc7-49a3-b956-0ea650156b96

La cronaca del match :  Ennesimo exploit stagionale dell’Atalanta, che blocca la capolista Juventus sul 2 a 2 di una sfida di sorpassi e controsorpassi issandosi temporaneamente al quarto posto a quota 64, in coabitazione con la Lazio. I bianconeri hanno spinto nella ripresa alla ricerca del bottino pieno, senza farsi troppo condizionare dalla semifinale di andata di Champions di mercoledì prossimo nel Principato. I bergamaschi si presentano a sorpresa con Gomez falso nueve e Hateboer alto a destra nel 3-4-3, soluzione che provoca scompiglio già al 4′ quando l’olandese in spaccata manca di poco il tempo della battuta sul taglio imbeccato dal primo dall’out sinistro. I bianconeri ostentano una prudenza forse eccessiva senza tirare in porta, di qua ci prova Toloi da fuori al 22′ tenendo Buffon sul chi vive. Quattro minuti e Higuain trova il primo guizzo: la sponda di Khedira sul cross di Cuadrado per la girata al volo del Pipita è puntuale, Berisha blocca a terra. La partita, fin lì tatticamente bloccata, si accende improvvisamente. Alla mezz’ora Chiellini perde il rimpallo e Freuler, servito da Conti, si fa ipnotizzare dall’uscita provvidenziale del capitano del Nazionale, due giri di lancetta ed ecco il botta e risposta tra Masiello, che sull’angolo del Papu si coordina male di sinistro sparando alto, e il bomber juventino, che si vede deviare sul fondo dalla difesa di casa il tiro dal limite chiamato da Cuadrado. Proprio il colombiano è protagonista di una spettacolare volée in corsa fuori di poco sul traversone mancino di Chiellini al 36′. A uno dalla pausa Gomez, anticipato da Pjanic sul radente di Conti, e Dybala, che manca la mira nonostante l’assist ardente di Dani, mostrano ruggine sotto porta, ma non il terzino cresciuto nel vivaio nerazzurro, che allo scadere anticipa tutti per insaccare da un passo sull’iniziativa a due Gomez-Kurtic: Chiellini stoppa lo sloveno, sulla ribattuta il leader dei locali indirizza al compagno un pallone al bacio. Nella ripresa basta l’avvio alla Juve per rimettere in equilibrio lo score, grazie al generoso regalo di Spinazzola che infila di testa sotto il suo incrocio per anticipare Chiellini e Bonucci sulla scodellata di Pjanic dal centrodestra da punizione. La partita resta vivissima e c’è una fiammata le parte, al 6′, quando Berisha si oppone a Higuain, sbucato dal corner di Pjanic, e al decimo, con Buffon ad alzare sopra la traversa la stoccata di Gomez dai venti metri. Caso da moviola più che sospetto al 13′: Sandro crossa per Mandzukic che è in fuorigioco, ma Toloi tocca nettamente con la mano e Guida, dapprima orientato al dischetto, torna sulla sua decisione. Gli uomini di Allegri martellano gli avversari e tra 22′ e 24′ un maiuscolo Berisha abbassa di voltela saracinesca su Khedira, autore di tiro a giro dal limite e svettata sulla traiettoria dalla bandierina di Pjanic. Il bosniaco ha il piede caliente: il piazzato al 36′ sfiora l’incrocio, la pennellata un minuto dopo è perfetta per il gol d’Angelo di Dani Alves. Il Papu al 39′ non supera Buffon dopo un borseggio a Khedira, Freuler alle soglie del 90′ indovina il corridoio giusto tra Pjanic e Lichtsteiner battendo Buffon dopo la prima ribattuta.  (fonte il Messaggero)

223300200-de59a5f6-e3f1-4efa-aaa7-ce5cd7ae4294223310078-1233345a-36e8-4a59-aa09-6ed67a8baff1223231662-6fe73fc6-9460-4c92-91af-c0d58d60c167

ATALANTA (3-4-3): Berisha; Toloi, Caldara, Masiello; Conti, Cristante, Freuler, Spinazzola (41′ st Petagna); Hateboer, Gomez, Kurtic (21′ st Kessie). A disposizione: Gollini, Rossi, Bastoni, Raimondi, Migliaccio, Grassi, D’Alessandro, Cabezas, Mounier, Paloschi. All. Gasperini.

JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon; Dani Alves (42′ st Barzagli), Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Khedira, Pjanic; Cuadrado (34′ st Lichtsteiner), Dybala (43′ st Lemina), Mandzukic; Higuain. A disposizione: Neto, Audero, Benatia, Asamoah, Rincon, Marchisio, Sturaro, Mattiello, Mandragora. All. Allegri.

ARBITRO: Guida di Torre Annunziata.

MARCATORI: 45′ pt Conti (A), 5′ st aut. Spinazzola (J), 38′ st Dani Alves (J), 44′ st Freuler (A)..

NOTE: Ammoniti: Freuler, Conti, Gomez (A); Cuadrado, Dani Alves (J). Recupero: 3′ st.

225339359-55845c50-78b3-43b7-ad11-b6f843bc867e225329503-020961e2-0ef7-4e34-a195-3155b778bcd4

Le  dichiarazioni a caldo del mister :  A Massimiliano Allegri il pari di Bergamo non va giù e a Premium Sport non nasconde l’amarezza: “A un minuto dalla fine eravamo in vantaggio e non abbiamo vinto.
Bastava restare attaccati alla gara ma siamo stati scollegati, abbiamo subito nel primo tempo ma una volta ribaltata dovevamo chiuderla – spiega il tecnico della Juventus – La Juventus di solito non prende mai gol in quel modo. Questo è un segnale di questo match che abbiamo giocato a fasi alterne. Abbiamo allungato di un punto sulla Roma e ora dovremo fare altre vittorie. Gli scudetti si vincono sempre alla fine, la squadra ha fatto 84 punti, possiamo arrivare a 96 punti e stiamo facendo un percorso importante. Avessimo vinto stasera avremmo dato un colpo decisivo al campionato. Questa partita ci servirà per capire come sarà la partita con il Monaco che gioca in maniera simile all’Atalanta”.  (ANSA)

Juventus Genoa 4-0

Arriva il Genoa,  una vecchia rivalita’ che trova le sue radici negli anni 70/80 ,  non tanto a livello di club quanto a livello di tifoseria,  un’odio atavico che trova le sue ragioni nello storico gemellaggio dapprima con i granata e in seguito coi napoletani , non esattamente gente con cui andiamo d’amore e d’accordo diciamo,  loro sono in contestazione perenne con il loro presidente, quest’anno piu’ che mai,  la loro squadra rischia seriamente di andare in serie B dopo un girone di  andata di tutto rispetto coronato con la vittoria roboante proprio contro di noi a Marassi, poi come tutti gli anni il loro presidente, che definire ‘malavitoso’ sarebbe forse  piu’ verosimile col personaggio, vende i migliori che hanno e contro tutti  i suoi calcoli  inizia inesorabilmente la caduta verso le posizioni piu’ basse della classifica fino a trovarsi inguaiato in piena zona retrocessione fra l’incredulita’ dei genoani giustamente incazzati ai quali va il mio sostegno morale per quanto stanno subendo da uno che starebbe meglio in galera piuttosto che dietro le quinte di una societa’ di calcio,

Detto questo stasera , ci si aspetta una partita di controllo per ottenere la vittoria col minimo sforzo,  ma non conosciamo il mister,  pronti via , la juve schiaccia il grifone nella sua area, i nostri sono su tutte le palle come squali assetati di sangue, morale della favola , dopo i primi 20 minuti son gia’ sotto di due gol, autorete di Munoz e raddoppio della Joya, il primo tempo vede ancora Marione siglare la rete che scatena lo stadio a lui particolarmente legato. un urlo rabbioso , forse piu’  cattivo che sugli altri gol proprio perche’ e’ lui a farlo, Mario capisce che lo stadio e’ con lui e ringrazia la sua gente, nel secondo tempo c’e’ ancora tempo per Bonucci che cala il poker .  A margine della vittoria che molto probabilmente vuol dire scudetto, da segnalare finalmente il ritorno del tifo in curva,  i viking e i gruppi della parte destra tornano a fare il tifo, nel settore ospiti invece i genoani si fan sentire con cori  continui contro la juve

214655369-47b3584d-dafa-4bee-b621-37d2e3e577b4

224131270-7d537d64-93ea-48d7-8918-ee245cfc8338.jpg

La cronaca della partita

Simeone spaventa Neto sballando però il sinistro, ma l’opporrtunità vera del primo quarto d’ora è per Higuain: punizione di Dybala e incornata a lato di un nulla. Quando la Juve accelera, per il Genoa è notte fonda. E in due minuti, dal 17′ al 18′, i bianconeri chiudono già la contesa: prima è Muñoz a deviare – tanto sfortunatamente quanto goffamente – nella propria porta un gran servizio in area di Higuain per Marchisio, quindi è Dybala a fulminare Lamanna con il sinistro dopo uno scambio strettissimo con Khedira. Il doppio vantaggio smonta i liguri, che poco prima dell’intervallo cedono ancora: Mandzukic recupera un suo stesso cross respinto parzialmente dalla difesa ospite e con un piatto destro da posizione defilata infila stupendamente la sfera nell’angolino più lontano.
Sul 3-0 la Juventus non si adagia, ma continua ad attaccare anche dopo l’intervallo. Il protagonista è Bonucci, che prima si vede annullare un gol per un presunto fallo di un compagno e poi si toglie lo sfizio: avanzata fino al limite, destro con una traiettoria che Lamanna non riesce a leggere e il 4-0 è confezionato. Un poker che potrebbe trasformarsi in pokerissimo, se solo i legni non si mettessero di mezzo: nella stessa azione la traversa dice di no a Marchisio e il palo a Higuain, imitato qualche minuto dopo da Asamoah. Nel finale c’è spazio anche per l’esordio in maglia bianconera del giovane Mandragora, finalmente libero dagli infortuni: pochi minuti per godersi appieno la sensazione di un sesto scudetto ormai quasi realtà. (Eurosport)

214749324-a21dd52d-b884-48e4-9715-892fdcd52c8e.jpg

214717564-7a596964-2395-4fb6-89bd-741f5bdb185b.jpg

Tabellino:

JUVENTUS (3-4-2-1): Neto; Barzagli, Bonucci, Benatia; Lichtsteiner, Marchisio (41’ st Mandragora), Khedira (24’ st Rincon), Asamoah; Dybala, Mandzukic (37’ st Sturaro); Higuain. A disposizione: Audero, Del Favero, Dani Alves, Rugani, Chiellini, Alex Sandro, Lemina, Mattiello, Cuadrado. Allenatore: Allegri

GENOA (3-4-2-1): Lamanna; Munoz, Burdisso (22’ st Biraschi), Gentiletti; Lazovic (42’ st Hiljemark), Veloso, Cataldi, Laxalt (3’ st Beghetto); Ntcham, Palladino; Simeone. A disposizione: Zima, Faccioli, Orban, Brivio, Cofie, Pandev, Ninkovic, Pellegri. Allenatore: Juric

ARBITRO: Calvarese di Teramo

MARCATORI: 17’ pt Munoz aut. (G), 18’ pt Dybala (J), 41’ pt Mandzukic (J), 19’ st Bonucci (J)

NOTE: Ammoniti: Burdisso (G). Espulsi:. Angoli: 4-2 per la Juventus. Recupero: 0’ pt, 3’ st

224050994-36a38fcd-0268-4389-b01b-fd51909c9173

Pescara Juve 0-2

La Roma e’ a soli sei punti, il mister ammonisce tutti sui pericoli di questa sfida ,  il Pescara ormai formalmente retrocesso senza piu’ pensieri , Juventus con l’ansia prepartita di mercoledi prossimo e il pericolo di sottovalutare l’impegno di campionato ,  ecco quindi in campo i tre la davanti, in quanti ci credevate ?  Devo dire che Allegri mi ha sorpreso non poco,  evidentemente voleva mettere subito una grossa ipoteca. l’ennesima sul campionato , ogni domenica lo ripetiamo da mesi poi Roma e Napoli puntualmente vincono e mantengono il distacco in classifica, stavolta pero’ i giallorossi si inceppano e pareggiano in casa contro un’Atalanta sempre piu’ proiettata sul traguardo europeo ormai alla loro portata e non vanno oltre l’1-1 dovendo perfino rimontare il vantaggio iniziale degli orobici,  a Pescara invece la mette il pipita in due occasioni dimostrando il buon periodo di forma , purtroppo c’e’ da segnalare il lieve infortunio a Dybala , pare una distorsione che getta dubbi su una sua presenza al Nou Camp, un’imprevisto che non ci voleva, adesso tutti diranno che doveva toglierlo prima o non farlo giocare,  sarebbe facile salire su questo carro,  ma come sempre i conti li faremo alla fine,  personalmente non ci sto’ a questi squallidi giochini  che solo un tifoso doc di quelli che vanno in tribuna puo’ avere dimestichezza a fare ,  quelli che sanno sempre tutto a cominiciare da quello che compete all’allenatore, tutti tecnici e tatticisti , sapientoni che a parole si spacciano come primi tifosi salvo poi criticare e abbandonare la nave quando questa sta’ affondando.

Cronaca del match:  La Juventus espugna lo ‘Stadio Adriatico’ profondendo il minimo sforzo. Ai bianconeri basta una doppietta di Higuain, energie risparmiate in vista della super sfida del ‘Camp Nou’. E, in virtù del mezzo passo falso casalingo rimediato dalla Roma con l’Atalanta, per Madama è quasi sesto scudetto consecutivo: più otto sui giallorossi, discorso pressoché chiuso.

Destino segnato per la compagine allenata da Zeman, finale di campionato da sfruttare per cercare di capire da dove ripartire nella prossima annata. Gli abruzzesi si presentano contro i campioni d’Italia affidandosi ad un 4-3-2-1 composto da Fiorillo tra i pali, Biraghi, Coda, Campagnaro e Zampano nella linea difensiva; Bruno, Muntari e Memushaj a centrocampo; Brugman e Coulibaly in fase offensiva con Caprari.

Turnover ragionato, pensando al Barcellona, ideato da Allegri. Altro giro, stesso modulo: 4-2-3-1. Neto in porta; Lichtsteiner, Barzagli, Rugani e Asamoah nel pacchetto arretrato; Marchisio e Pjanic in mezzo al campo; Cuadrado, Dybala e Mandzukic alle spalle di Higuain.

Il Pescara prova a farsi vedere subito dalle parti di Neto con Brugman. Gara tosta, padroni di casa a farsi sentire a suon di ritmo e tacchetti. Mandzukic e Higuain a spaventare Fiorillo. Fase di stanca apparente, ed il Pipita – servito da Cuadrado – porta in vantaggio Madama. Juventus a creare a dismisura, altro sussulto di giornata per il numero 9 della Vecchia Signora e partita chiusa. Dybala, per un problema alla caviglia, viene sostituito da Sturaro. Grande noia a fare da contorno, Vecchia Signora che porta senza problemi l’intero bottino a Torino

Tabellino:
PESCARA (4-3-3): Fiorillo; Zampano, Coda, Campagnaro, Biraghi; Coulibaly, Muntari (Benali dal 12′ s.t.), Bruno (Bahebeck dal 28′ s.t.); Memushaj, Brugman (Verre dal 33′ s.t.), Caprari. (Bizzarri, Kastanos, Cerri, Mitrita, Muric, Cubas, Fornasier, Milicevic). All. Zeman
JUVENTUS (4-2-3-1): Neto; Lichtsteiner, Barzagli, Rugani, Asamoah; Pjanic (Ricon al 1′ s.t.), Marchisio; Cuadrado (Lemina al 42′ s.t.), Dybala (dal 9′ s.t. Sturaro), Mandzukic; Higuain. (Audero, Del Favero, Chiellini, Benatia, Alex Sandro, Mattiello, Dani Alves, Mandragora). All. Allegri
ARBITRO: Di Bello di Brindisi

MARCATORE: Higuain al 22’ e al 43’ p.t.
NOTE: ammonti Muntari (P), Pjanic (J), Coulibaly (P), Caprari (P), Coda (P). Recuperi 0’ p.t.; 4’ s.t.

17991265_1659112287729919_970316893571986102_n17991215_1659111464396668_2899011274260235495_n17862789_1659112431063238_1458368349562905299_n17904074_1659111247730023_1655390440045876847_n17799396_1659111301063351_7856867454223281520_n

Juventus Chievo 2-0

Siamo alla vigilia della partita piu’ importante dell’anno ,  da piu’ parti ci si aspetta una Juve B con in campo le riserve ma sia Dybala che Higuain sono in campo e ci resteranno fino alla fine alla faccia di tutte le previsioni pre partita,  Allegri sa che per dare la spallata decisiva alla Roma servono i tre punti col Chievo e di conseguenza manda in campo i migliori,  è proprio il Pipita  con i suoi gol a regalare a madama la vittoria che  per i giallorossi pesa come un macigno , ma e’ Dybala con le sue giocate da fenomeno a consentire a Gonzalo di farli oltre a non farci capire una mazza ai giocatori clivensi,  in curva continua purtroppo l’assenza dei viking ,  il tifo lo portano avanti altri, Tradizione e Drughi , ma la mancanza di almeno meta’ curva si sente eccome,  considerando che martedi’ bisognerebbe far venir giu’ lo stadio tutto questo non e’ per nulla incoraggiante, da sottolineare le trecento presenze di Bonucci premiato da Andrea Agnelli prima della partita con una targa ricordo ,   ma veniamo alla cronaca della partita:    Nel primo tempo la Juve parte piano, cercando di amministrare fin da subito; in avanti però è poca roba, a parte un paio di tiri pretenziosi di Khedira e Dybala. Ma al 23′ la Joya inventa una giocata sontuosa, scartando Radovanovic lungo la linea di fondo e servendo un assist rasoterra per Higuain: il Pipita segna e interrompe il digiuno in campionato (in Coppa Italia si era già sbloccato) che durava da 5 giornate, ovvero dal  4-1 di Palermo  cioe’  dal 17 febbraio scorso.    Il vantaggio tuttavia non migliora il gioco di una Juve che appare troppo distratta negli appoggi e nei passaggi anche facili negli ultimi trenta metri offensivi, e solo Dybala nel finale inventa un’altra magia con un tunnel di esterno a servire Cuadrado che aspetta troppo e si fa recuperare.

L’equilibrio in campo non muta nel seconto tempo, che il Chievo approccia meglio rendendosi più volte pericoloso dalle parti di Buffon, mentre la Juve sembra già con la testa al Barça e continua a commettere errori che precludono il gol della sicurezza. Anche Dybala e Higuain si divorano un paio di occasioni, finché il Pipita chiude i conti all’84’ pescato da Lichtsteiner dopo un’altra invenzione della Joya.   Nel finale Bonucci prende un’ammonizione per proteste dopo una punizione battuta dal Chievo senza attendere il fischio dell’arbitro Fabbri che aveva creato un’occasione da rete per i clivensi.

231546164-238373a4-81c8-4f07-9b0f-4cba7aa97aa0231605357-d3a202d8-b535-4d90-9e8f-d87f322109f1231554698-d52f4cdd-2369-4d86-bcde-3dda7e7eb698

JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon; Lichtsteiner (40’st Dani Alves), Rugani, Barzagli, Alex Sandro; Marchisio, Khedira; Cuadrado (21’st Lemina), Dybala, Sturaro (27’st Bonucci); Higuain. In panchina: Neto, Audero, Benatia, Chiellini, Asamoah, Rincon, Mandragora, Mattiello, Pjanic. All. Massimiliano Allegri.
CHIEVO VERONA (4-3-1-2): Seculin ; Cacciatore , Spolli, Cesar , Gobbi  (1’st Izco ); Castro  Radovanovic , Hetemaj  (30’st de Guzman 6); Birsa ; Pellissier , Meggiorini  (22’st Inglese ). In panchina: Sorrentino, Bressan, Confente, Dainelli, Frey, Kiyine, De Paoli, Gakpé. All. Rolando Maran.

Arbitro: Fabbri. Guardalinee: Barbirati e Vivenzi. Quarto uomo: Longo. Addizionali di porta: Giacomelli e Ghersini.

RETI: 23′ e 39’st Higuain.

NOTE: ammoniti Cacciatore, Spolli, Bonucci.

17800155_1656040434703771_4149807047782876625_n17799920_1656040068037141_1799661166877077595_n17760055_1656043341370147_1442569464132604949_n17861757_1656041344703680_3563457436485808372_n17799170_1656042321370249_319070062233147702_n17796848_1656042074703607_8072941297044072919_n17757217_1656043088036839_4159473182372027241_n

Napoli Juve 1-1

NAPOLI (4-3-3): Rafael; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Strinic (dal 34′ s.t. Ghoulam), Allan (dal 23′ s.t. Zielinski), Jorginho, Hamsik (dal 30′ s.t. Rog); Callejon, Mertens, Insigne. (Sepe, Reina, Giaccherini, Maggio, Maksimovic, Chiriches, Pavoletti, Diawara, Milik). All. Sarri.
JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon; Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini, Asamoah; Marchisio (dal 34′ s.t. Dybala), Khedira; Lemina (dal 15′ s.t. Cuadrado), Pjanic (dal 41′ s.t. Rincon), Mandzukic; Higuain. (Neto, Audero, Benatia, Alex Sandro, Barzagli, Dani Alves, Rugani, Sturaro, Mandragora). All. Allegri. ARBITRO: Orsato di Schio
MARCATORI: Khedira (J) al 7′ p.t.; Hamsik (N) al 15′ s.t.
NOTE: ammonito Insigne (N). Recuperi: 1′ p.t., 3′ s.t.

Doveva essere una guerra e invece e’ stata una noia mortale,  senza tifosi ospiti non e’ una partita di calcio perche’ viene meno l’aspetto fondamentale in una partita e in una rivalita’ cioe’ la controparte,  ieri quei cialtroni dei napoletani se la sono presa con chi non c’era, ho visto addirittura striscioni in cui si dava dell’infame ,  detto da loro e soprattutto detto a chi ? A chi era in televisione ?  Credo si commentino da soli questi poveracci , ma alla fine pure in campo nonostante noi si sia impostato una partita volta a contenerli e diciamolo , a portar via un pareggio , non e’ che si sia visto questo strapotere delle loro punte,  a detta di chi ci capisce sembrava che Mertens  , Insigne e soci dovessero farci vedere i classici sorci verdi invece tutto sommato non si e’ patito piu’ di tanto questo loro possesso palla e le occasioni loro sono dipese piu’ che altro da errori o disattenzioni nostre,  al contrario di molti disfattisti e teorici del bel gioco  ,  io la partita di ieri l’ho recepita come l’adattarsi di un’allenatore alla situazione infortunati che abbiamo e al dover risparmiare energie e uomini  per questo momento assolutamente decisivo della  stagione,  Pjaca insegni a tutti che forzare in questo momento e’ assolutamente deleterio per tutti,  mercoledi’ c’e’ la seconda partita cardine di questo tour de force e  a differenza di ieri questa e’ decisiva, da dentro o fuori,  non va assolutamente fallita e non mi si venga a dire che c’era chi pensava al Barcellona , perche’ non c’entra un accidente ,  in campo chi scendera’ deve comportarsi da Juve, perche’ un’eliminazione non sarebbe tollerata , questo deve essere chiaro a chi scendera’ in campo , ma Allegri probabilmente anzi ne sono certo, lo avra’ gia’ chiarito con le buone o con le cattive,  adesso serve soltanto stringerci attorno a questi ragazzi e a questo mister e crederci,  fino alla fine !

Le dichiarazioni di Allegri   articolo Mediaset

Il big match del San Paolo tra Napoli e Juventus è finito 1-1, un risultato che accontenta Allegri: “Mi aspettavo le difficoltà perché avevo diversi giocatori da gestire. Dopo il gol abbiamo smesso di giocare, ma abbiamo saputo soffrire. Non possiamo sempre dominare, gli scudetti si vincono anche così. Complimenti al Napoli per come ha giocato questa partita”. Higuain è stato accolto dai fischi: “Ha fatto una buona partita”.
Un punto a Napoli giocando col freno a mano tirato. La Juventus esce dal San Paolo senza troppi rimpianti nonostante l’iniziale vantaggio: “All’inizio della partita abbiamo fatto bene, ma una volta in vantaggio abbiamo smesso di giocare – ha ammesso Allegri a Premium Sport -. Il Napoli ha fatto un grande match e dobbiamo fargli i complimenti: diciamo che i campionati si vincono anche con queste prestazioni di sofferenza e il punto che portiamo via dal San Paolo è comunque importante. Non sempre si possono dominare le partite, quindi devo fare i complimenti alla mia squadra perché si è difesa bene: ci siamo adattati alla partita e per questo non dobbiamo vergognarci”.

Un punto che mantiene a sei lunghezze di distanza la Roma seconda: “Quello che conta è portare a casa il risultato, poi certo ci sarà da migliorare sotto alcuni aspetti. Higuain? Ha fatto una buona partita, sono contento di lui: deve essere riconoscente a Napoli per quello che gli ha dato e Napoli deve essere riconoscente a lui per quello che ha fatto. Ora dobbiamo cercare di vincerle tutte, per evitare di dovercela giocare nello scontro diretto con la Roma alla penultima”. Tra tre giorni però sarà ancora Napoli-Juventus per il ritorno della semifinale di Coppa Italia, con i bianconeri che partono dal 3-1 di Torino: “Non so se sarà la stessa Juve: avevo dei giocatori da gestire perché appena rientrati dalle rispettive nazionali e stasera non era una partita importante come quella di mercoledì. La doppia sfida col Barcellona? Manca ancora tanto e comunque preparare una partita del genere non è difficile: sarà una grande sfida, l’importante è giocarle certe sfide. Naturalmente faremo di tutto per vincere”.

 

Grande Max

«Nel primo tempo loro son cascati cinque volte in terra e noi abbiamo buttato via la palla, poi capita a uno dei nostri e loro la giocano. Bisogna imparare alla svelta il mestiere: sono giovani, e da quegli episodi cambiano anche i risultati. Non dico che bisogna perdere tempo – chiarisce Allegri – ma se c’è uno dei nostri in terra buttiamola fuori. Esistono anche le malizie nel calcio, altrimenti si giocherebbe alla PlayStation »  Max Allegri 

17361590_1646563008984847_831351106759821033_nboar17309173_1646563362318145_2024411057727417799_n17425109_1646563078984840_4131579026113501127_n17361546_1646562865651528_806343640721653671_n17361505_1646563005651514_3176773541524533359_n17098384_1646562715651543_2086414101693099220_n