Ritmi compassati in avvio: Fiorentina a trazione anteriore come di consueto, Grosso mischia le carte e propone una sorta di 4-1-4-1 con Beruatto nell’inedito ruolo di centrale di centrocampo e Clemenza incaricato di alzare il proprio raggio d’azione per supportare Kean in avanti. I primi dieci minuti del match scorrono via senza emozioni , all’11’ per i viola ci prova Castrovilli , il destro da fuori dell’ex Bari è secco ma centrale, Del Favero non ha problemi a prenderla, noi ci facciamo notare al 20′, pallone messo al centro da Beruatto , Léris arriva all’impatto sul secondo palo con un attimo di ritardo, non riuscendo a centrare lo specchio della porta da buona posizione. I tempi si accorciano per vedere il successivo spunto di cronaca: Perez mette giù Kanoute, rimediando il giallo e concedendo una punizione dai tanta metri; Clemenza va in porta, Cerofolini non è perfetto nella presa ma rimedia brillantemente bloccando in due tempi ed evitando il tap-in degli attaccanti avversari.
Il match inizia finalmente a prendere un minimo di quota, la Fiorentina ci prova con uno schema su palla inattiva che libera Mlakar in area, ma il tocco dello sloveno non è sufficientemente forte da battere l’uscita di Del Favero, che si ritrova praticamente il pallone tra le braccia per chiudere senza ulteriori patemi l’azione.
C’è vita al “Mapei Stadium”, e a certificarlo ci pensa uno degli uomini più attesi del match: Moise Kean si iscrive alla partita, battendo Illanes nell’uno contro uno e facendo partire un destro a giro sul quale Cerofolini risponde presente con una parata non banale, in coabitazione con Baroni che non rischia e in acrobazia allontana un pallone che stava ballando pericolosamente nei pressi dalla linea di porta.
La Juventus adesso prende campo e fiducia, e costringe la Fiorentina a ripiegare a protezione dei propri sedici metri: al 31′ un’azione di stampo rugbistico condotta da Beruatto sulla sinistra sfocia in un ottimo pallone per il mancino di Clemenza, che mette nel mirino l’angolino basso alla destra di Cerofolini mancando il bersaglio per una questione di centimetri. Ci prova anche Matheus Pereira, con un esterno sinistro che però non crea problemi al numero uno viola, che blocca a terra con sicurezza. La Fiorentina prova a reagire e a farsi coraggio orchestrando un’azione corale che Mosti però non riesce a concludere sul versante destro dell’area juventina. L’idea dei viola è apprezzabile, ma si traduce in un’arma a doppio taglio perché apre lo spazio al contropiede letale col quale la Juventus si porta in vantaggio: Léris resiste a una carica e apre intelligentemente a destra per l’accorrente Pereira, che sfrutta magistralmente il tre contro due con un tocco morbido per Clemenza, tutto solo in area viola; il capitano bianconero controlla e sentenzia, incrociando il mancino sul secondo palo senza lasciare possibilità di replica a Cerofolini per il gol che spinge avanti la formazione di mister Grosso. La Fiorentina prova a reagire costruendo un paio di trame sulla sinistra, prima con Sottil e poi con Perez, senza però riuscire a fare male dalle parti di Del Favero, prima del fischio finale che chiude la prima frazione del match.
Comincia la ripresa di Juventus-Fiorentina, con il primo cambio del match sulla sponda bianconera: Grosso non vuole correre rischi e decide di sostituire Kanoute, già ammonito e recuperato in extremis dopo il problema fisico accusato contro la Sampdoria, con Toure che si sistema nella posizione di schermo davanti alla difesa. Mister Guidi risponde dopo appena cinque minuti, con un doppio cambio di stampo decisamente offensivo: avvicendamento sulla corsia mancina della difesa, con Ranieri incaricato di dare maggior spinta al posto di Pinto, mentre Gori rileva Trovato posizionandosi al centro dell’attacco, facendo scalare Perez nel ruolo di mezz’ala e Mlakar sul versante sinistro del tridente. Si attende il primo guizzo della ripresa, che arriva al 54′ grazie ad una strepitosa azione personale di Kean: il nove bianconero usa il fisico per fare perno e liberarsi della marcatura di Mosti, punta Illanes liberandosi per il tiro dopo una serie di doppi passi senza però riuscire ad inquadrare la porta viola con il suo destro potente ma impreciso da fuori area.
La partita scorre su binari non esaltanti, eccezion fatta per qualche fiammata isolata con la quale le due squadre fanno capolino in zona offensiva; la Fiorentina al 65′ beneficia di un calcio di punizione dai venti metri, Mlakar si incarica della battuta ma spreca mandando abbondantemente alto sopra la porta di Del Favero. Se le giocate delle due squadre non riescono a far svoltare il match, un episodio decisivo viene propiziato dalla chiamata arbitrale che lascia la Fiorentina in inferiorità numerica: capitan Baroni, già ammonito, interviene in ritardo su Kean mettendo giù l’attaccante classe 2000 che si sarebbe involato verso la porta viola; la decisione del direttore di gara è inevitabile, e al 70′ i gigliati si ritrovano con una rete da rimontare e un uomo in meno al quale sopperire. Guidi se la gioca con una difesa a tre arrangiata, coi due terzini che si reinventano marcatori ai lati di Illanes, mentre più avanti il tecnico dei toscani punta sulla freschezza e sulla rapidità di Caso che sostituisce un opaco Perez all’80’.
La Fiorentina scopre inevitabilmente il fianco alle ripartenze bianconere, e all’85’ la Juventus ha una chance colossale per chiudere a doppia mandata la partita: contropiede quattro contro tre, Léris tocca in verticale per Kean che calcia senza indugio centrando però la figura di Cerofolini, quasi sopreso dalla grazia concessagli dall’attaccante avversario. Ben più complicato l’intervento nel quale il numero uno viola dice di no a Léris, liberato da un tocco intelligente di Kean ma incapace di superare l’uscita tempestiva del portiere gigliato che tiene così in piedi i suoi. Il direttore di gara assegna quattro minuti di recupero nei quali la Fiorentina può coltivare le residue speranze di rimonta, che vengono premiate con l’episodio che al 92′ cambia il copione di un match ormai in procinto di mandare i titoli di coda: Caso sguscia in area, Semprini cade nel tranello e aggancia il folletto viola che cade a terra. Doveri non ha dubbi e assegna il calcio di rigore, Sottil prende in mano un pallone che pesa come un macigno ma non trema: piattone chirurgico col destro, Del Favero intuisce ma non riesce ad arrivare e la Fiorentina può festeggiare un pareggio ormai insperato, che manda il match ai tempi supplementari.
Comincia l’exta -time mentre sul “Mapei” inizia a tramontare il sole lasciando spazio alle prime luci dei riflettori. Mister Grosso ha ancora un cambio nel taschino da sfruttare in questo prolungamento del match, a differenza del collega he esaurito le sostituzione ma ha visto premiata la sua decisione di gettare nella mischia Caso, capace di conquistarsi il rigore del pareggio. I viola giocano inevitabilmente di rimessa e provano ad affacciarsi in avanti in contropiede, la Juventus fa la partita con le energie residue e si fa vedere con una doppia conclusione di Bove, la prima respinta da Illanes e la seconda bloccata centralmente da Cerofolini. Al 105′ la situazione non cambia: Juventus-Fiorentina è ancora ferma sul punteggio di 1-1, con il secondo tempo supplementare che ci dirà se una delle due squadre riuscirà a prevalere o se saranno necessari i calci di rigore per decretare la prima finalista del campionato Primavera.
La Juventus prova a farsi vedere dalle parti di Cerofolini con un tiro di Pereira: il portiere viola è attento, e blocca la conclusione del centrocampista brasiliano. La Fiorentina risponde sul capovolgimento di fronte successivo, con Caso che conclude con un destro in diagonale non abbastanza angolato per sorprendere Del Favero. Al 109′ Grosso si gioca l’ultimo cambio del match: fuori Matheus Pereira, sostituito da Zeqiri, per una Juventus che mette in chiaro il proposito di non volere aspettare i calci di rigore schierandosi con un 4-3-3 votato all’attacco. È proprio il neo entrato ad avere sul sinistro il pallone dello scatto potenzialmente decisivo: Fiorentina raccolta negli ultimi venti metri di campo, Andersson si inventa un tocco morbido non certo da difensore centrale liberando Zeqiri nel cuore dell’area gigliata, ma l’angolo del diagonale mancino dello svizzero è troppo stretto e il pallone si perde per una quatione di centimetri a lato del palo alla sinistra di un inerme Cerofolini. È l’ultima occasione del match, con il triplice fischio dell’arbitro che sancisce la conclusione di un match infinito: non sono bastati i tempi supplementari per decretare la formazioni vincitrice di questo appassionante Juventus-Fiorentina, e saranno i calci di rigore a eleggere la prima finalista del campionato Primavera.
Tutto pronto per la lotteria dei calci di rigore. Sara la Juventus a cominciare la serie dei tiri dal dischetto.
Zeqiri il primo rigorista: gol! Mancino potente incrociato, Cerofolini spiazzato.
Sottil per la Fiorentina: gol! Trasformazione col brivido per il numero 7 viola, che scivola ma batte comunque Del Favero. Parità!
Va Léris per la Juventus: parato! Cerofolini intuisce e respinge il piattone del francese.
Mosti per la Fiorentina: gol! Freddissimo il terzino, che incrocia il destro senza che Del Favero possa arrivare sulla traiettoria.
Tocca a Rogerio: gol! Soluzione centrale per il brasiliano, nulla da fare per Cerofolini.
Castrovilli sul dischetto: gol! Destro incrociato nell’angolino basso, Del Favero aveva scelto l’angolo opposto ed è battuto. Viola sempre avanti.
Va Kean: parato! Il classe 2000 prova un cucchiaio orribile che avrebbe fatto fatica ad insaccarsi anche senza portiere, Cerofolini ringrazia e dà il match point alla viola.
Gori per la finale: gol! Piatto mancino secco dell’attaccante classe ’99, Del Favero intuisce ancora ma non ci arriva. La Fiorentina è la prima finalista del campionato Primavera, e domenica si giocherà lo Scudetto 2016/2017 contro la vincente della sfida tra Inter e Roma. Fonte mondoprimavera.com
IL TABELLINO
Juventus: Del Favero; Semprini, Vogliacco, Andersson; Kanoute (46′ Toure); Pereira (109′ Zeqiri), Beruatto (71′ Bove), Clemenza, Léris; Kean. A disp.: Loria, Marricchi, Muratore, Tripaldelli, Ndiaye, Galtarossa, Mosti, Merio, Nicolussi Caviglia. All.: Fabio Grosso.
Fiorentina: Cerofolini; Mosti, Illanes, Baroni, Pinto (50′ Ranieri); Diakhate, Trovato (50′ Gori), Castrovilli; Sottil, Mlakar, Perez (80′ Caso). A disp.: Satalino, Ghidotti, Chrzanowski, Militari, Caso, Ferigra, Faye, Maganjic, Benedetti, Meli. All.: Federico Guidi.
Arbitro: Sig. Doveri di Roma 1.
Marcatori: 37′ Clemenza (J), 92′ rig. Sottil (F)
Ammoniti: 23′ Perez (F), 24′ Kanoute (J), 28′ Baroni (F), 55′ Castrovilli (F), 63′ Beruatto (J), 84′ Rogerio (J), 102′ Léris (J)
Espulso: 70′ Baroni (F) per doppia ammonizione.